Treviso Pride: «È stata una festa di tutta la città. Manildo, assenza ingiustificata»

TREVISO. «Con il Treviso Pride la città ha dimostrato di essere più avanti della sua classe politica che ora, ci auguriamo, possa imparare dai suoi cittadini».
Antonio Monda, presidente del comitato Treviso Pride 2016, snocciola alcuni dati che danno la dimensione di una manifestazione di successo. Il Pride di Treviso di sabato infatti è stato quello con il più alto numero di adesioni da tutto il Veneto: 7 mila secondo la Questura, mille-duemila partecipanti in più secondo gli organizzatori. Una parata festante che ha invaso le strade del centro. «Non abbiamo potuto non notare l’assenza del sindaco Manildo», continua Monda, «nel giorno in cui Treviso si liberava finalmente della sua triste fama di città chiusa. Quella del sindaco, a nostro avviso, è stata un’assenza ingiustificata. Ha perso l’occasione di vedere con i suoi occhi la bontà della manifestazione, dopo le raccomandazioni che ci erano state fatte per il rilascio del patrocinio, che poi si sono rivelate assolutamente non necessarie».
E non è mancata neppure una stoccata anche nei confronti di assessori e consiglieri che hanno partecipato al corteo: «Siamo felici abbiano preso parte alla manifestazione, ma non possiamo non osservare che non abbiamo percepito la loro vicinanza durante il lungo e difficile percorso che ci ha condotti al Pride di sabato. Vicinanza che invece abbiamo sentito dalle tante associazioni del territorio: l’Ascom che ci ha supportati fin dall’inizio, e poi realtà che non hanno comunque nulla a che fare con il mondo Lgbt, come Rete Studentesca o Anci, ma che hanno voluto darci il loro appoggio. Si è creata una rete importante che di sicuro continuerà a collaborare per nuovi progetti. Perché Treviso Pride è stato solo l’inizio». Una manifestazione che si è svolta senza intoppi: «Ringraziamo Polizia e Questura per il lavoro che hanno svolto: la loro professionalità e sensibilità hanno garantito che la parata avvenisse nella massima sicurezza. Con loro c’è stata una grande collaborazione su tutti i fronti». La stessa che ora vede impegnate le forze dell’ordine nell’identificazione del gruppo di una quindicina di uomini che al termine della manifestazione ha aggredito uno degli organizzatori: «Un episodio spiacevole e un gesto vigliacco. Siamo convinti che gli uomini della Questura faranno di tutto per identificare i responsabili».
Sabato una cinquantina di commercianti del centro hanno aderito alla rete friendly legata al coordinamento: «Un segnale positivo, inoltre tutte le attività commerciali che si trovavano lungo il percorso hanno potuto beneficiarne economicamente». A tal proposito Ascom e i suoi albergatori hanno fatto sapere di «ritenersi soddisfatti» della presenza di aderenti al Treviso Pride nei loro alberghi e di avere la volontà di studiare più approfonditamente le potenzialità del turismo Lgbt. Oltre ad Ascom anche altre associazioni hanno dato il loro sostegno alla manifestazione, come Cna e Cgil, oltre a diversi sponsor. «Il successo di questo Pride è il successo dei trevigiani. Questa è stata una battaglia di tutti i trevigiani».
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