Porta Altinia off limits: il parco è inaccessibile, entrambi i ponti chiusi

Parapetti e scala in legno a pezzi, alberi crollati dalle sponde: ingressi bloccati alle porte del centro di Treviso. Mancano fondi per il restauro

Federico De Wolanski
Porta Altinia chiusa da entrambi gli accessi
Porta Altinia chiusa da entrambi gli accessi

Dopo le piogge di quest’estate, il Comune è stato costretto a chiudere al transito pedonale il ponte in legno di Porta Altinia, pericoloso a causa di alcune travi marce. Ristrutturare? Certo, «ma quando ci saranno progetti e fondi» spiegò il Comune che al momento non aveva (come non ha oggi) un piano di intervento deliberato e finanziato in zona.

Solo che da allora ad oggi la situazione è ulteriormente peggiorata, tant’è che ieri mattina l’amministrazione ha bloccato anche l’accesso a Porta Altina all’area verde dalla parte del cavalcavia del Terraglio (zona parcheggio bus), ovvero lo storico ponticello pedonale con i lastroni di graniglia.

La ragione? «Pavimentazione cedevole» recitavano ieri i cartelli mettendo nero su bianco una situazione che era risaputa da anni e che nessuno, prima, aveva considerato «pericolosa».

Fatto sta che con la chiusura del ponticello con tanto di nastri e cartelli, si è deciso di tenere chiusa tutta l’area verde lungo la fossa delle mura. Tropo zelo? Forse no, vista la situazione in cui versa ormai il parchetto.

Oltre ai ponti ormai inagibili, sotto gli alberi a ridosso della fortificazione i problemi sono tanti: il parapetto che separa il giardino dal corso d’acqua è crollato in più punti (e da tempo); i nastri bianchi e rossi usati per delimitare la zona sono andati consumati e non sono stati fatti altri interventi provvisori riparativi; un paio di alberi crescono appoggiati a sostegni; un grande albero è crollato sulla sponda opposta ancora settimane fa.

Troppo rischio per un’area pubblica.

Di qui la chiusura che però oggi impone di premere sull’acceleratore di un piano di riqualificazione che c’era – mesi fa – ma era stato ipotizzato dal vicino Carlton come beneficio pubblico per un progetto di riqualificazione dello stabile che il Comune non ha approvato.

A strigliare l’amministrazione resta ancor oggi il cartello appeso settimane fa a una delle transenne che chiudono l’accesso la ponte di legno di Porta Altinia (quelle spostate ora da chi si è stufato di dover fare il giro). Un cartello che sostanzialmente diceva: paghiamo le tasse, il Comune che fa? 

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