Treviso non è a misura di Fido

Treviso è una città poco a misura di cane: a consegnarci la maglia nera in fatto di benessere canino è l'ultimo rapporto di Legambiente “Animali in città” che vede il capoluogo della Marca solo al 15esimo posto nella classifica dei 37 comuni d'Italia che hanno aderito all'iniziativa. Meglio di noi, nell'ambito dei servizi e delle attività offerte a padroni e loro pet da compagnia, si posizionano i capoluoghi veneti di Padova, Verona e Venezia, ma anche Torino, Genova, Firenze e Catania, se si guarda all'intera penisola. A penalizzare Treviso è in particolare la mancanza di aree di sgambatura per cani, cioè spazi recintati e concepiti appositamente per permettere a fido di concedersi una corsa in libertà all'interno di un perimetro sicuro e frequentato da coetanei. Insomma, nel capoluogo della Marca mancano posti dove calpestare erba fresca e sgranchirsi un po' le zampe in assenza di un giardino domestico.
Su una superficie di 55 chilometri quadrati, questa l'area di Treviso, si conta solo una zona di sgambatura, nei pressi della Fonderia. Pochi metri di spazio verde recintato decisamente insufficienti per soddisfare i bisogni dei cuccioli trevigiani. «Anche su questo fronte la nostra città registra un netto ritardo», denuncia Luigi Calesso di Impegno Civile, «si tratta di un ambito che riveste sempre maggiore importanza, visto che crescono in Italia il numero di specie animali che vivono con l'uomo in un rapporto esclusivamente d'affezione. Cresce dunque l'esigenza di città che siano a dimensione anche dei propri amici animali». Mancanze che vengono confermate in primis dalle associazioni che operano sul territorio in difesa degli animali.
«La zona in Fonderia è insufficiente per tutti i nostri cani», conferma Mara Canzian, delegata dell'Oipa provinciale, «il rischio è che si creino degli affollamenti eccessivi, visto che le ore in cui si porta a spasso il proprio cane sono più o meno le stesse per tutti, al mattino presto oppure nel tardo pomeriggio al rientro dal lavoro. E' chiaro che con tanti cagnolini insieme ci possono essere confusione e qualche problema di convivenza».
Dello stesso avviso è anche Valentina Perin dell'Enpa di Treviso: «Avere più aree di sgambatura sarebbe l'ideale. Con degli interventi semplici e poco costosi si potrebbero creare. Basta una recinzione che delimiti il perimetro, una fontanella d'acqua fresca, una panchina e un minimo di disinfezione e sfalcio dell'erba per garantire agli animali che vivono in condomini e case senza giardino la possibilità di una corsa in libertà».
Per un cane potersi muovere non è un semplice vezzo ma un'attività fondamentale per la sua felicità, spiega Veronica Papa, educatrice cinofila del centro veneziano La Margherita. «Gli spazi sono fondamentali, il cane ha bisogno di stimolazioni cognitive e mentali di tipo olfattivo che siano gradevoli. Per lui l'appagamento deriva dagli odori e non dalla vista. A dargli soddisfazione è il fatto di muovendosi liberamente, così si dà sfogo alla necessità cinetica ma anche alla curiosità di poter seguire tracce di selvaggina o altra fauna». Attività che allontanano il disagio, tolgono lo stress e rendono il proprio amico più socievole. Che sia un chihuahua o un alano, un setter oppure un meticcio, poco importa, per tutte le razze vale una sola regola, conclude l'esperta: «Un cane felice è un cane educato e non viceversa, il suo benessere è quindi fondamentale».
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