Treviso, morto per sospetta overdose: indagato il suo spacciatore

Svolta nell’inchiesta sul trentenne deceduto al Ca’ Foncello dopo una dose. La Procura ha disposto l’autopsia che verrà eseguita in settimana
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO OSPEDALE CA' FONCELLO
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO OSPEDALE CA' FONCELLO

TREVISO. C’è un indagato in relazione alla morte, nelle scorse settimane per una presunta overdose, del trentenne E. V., deceduto al Ca’ Foncello dopo esserci entrato un paio di settimane prima dopo essersi iniettato una dose di eroina. fa. La Procura di Treviso, che ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di morte in conseguenza di altro reato, ha abche disposto che venga effettuata un’autopsia e ha affidato l’incarico al dottor Antonello Cirnelli che la eseguirà in settimana. In primo luogo l’anatomopatologo dovrà stabilire l’esatta causa della morte, e quindi confermare o meno l’overdose. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri e da fonti investigative emerge che sarebbe stato individuato il pusher che gli ha venduto l’ultima dose di droga. C’è anche attesa per l’esito dei test tossicologici che dovranno individuare esattamente la qualità dell’eroina. Il timore degli investigatori è che sia arrivata anche nella Marca la temuta eroina gialla, la terribile droga che nei mesi scorsi ha seminato morti tra i tossicodipendenti.

Il trentunenne era stato ricoverato a inizio agosto dopo essere stato soccorso in casa a seguito di quella che era parsa subito una sospetta overdose. L’uomo era stato ricoverato in condizioni disperate al Ca’ Foncello di Treviso. L’allarme era partito da un’abitazione di via Pinelli poco dopo le 20 di un sabato sera al 118. Era stata la compagna del trentenne a chiedere aiuto ai soccorritori del Suem dopo averlo trovato riverso a terra agonizzante dopo che si era iniettato una dose di eroina. Droga tagliata male, evidentemente. Ovviamente del fatto erano stati avvisati sia la questura che i carabinieri. Le forze dell’ordine si erano subito attivate per tentare di dare un volto ed un nome allo spacciatore che ha ceduto la dose di droga tagliata male al trentenne trevigiano. Sono al vaglio degli inquirenti anche i contatti telefonici presenti nel cellulare del trentenne e la testimonianza della stessa compagna che si trovava con il trentenne al momento del malore.

L’eroina gialla ha avuto un boom nel corso degli ultimi anni: una dose vale dai 20 ai 30 euro. Ma rispetto all’eroina che vendono i tunisini ha un principio attivo molto più elevato. E quindi molti tossicodipendenti la preferiscono a quella che solitamente sulla piazza viene spacciata dai tunisini. La provenienza è sempre la stessa: Afghanistan. La stessa eroina diversi tossicodipendenti la tagliano con il Fentanyl, un potente analgesico ad uso ospedaliero. Anche se la gran parte dei consumatori riesce a gestire questa eroina, tantissimi non la tagliano a sufficienza ed ecco i morti o le persone salvate dal decesso in extremis.

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