Treviso, la stangata: Sole Market chiuso cinque giorni

TREVISO. Non solo la sanzione per non avere rispettato le norme sul distanziamento sociale. Ma anche una successiva stangata disposta dalla Prefettura: cinque giorni di chiusura dell’attività commerciale, subito scontati con le serrande abbassate. Ma a cadere nella maglie della legge, per la violazione delle norme di tutela sanitaria, non è stato uno dei templi della movida cittadina. E nemmeno un locale o un ristorante, né un salone di parrucchiere appena riaperto, o un centro estetico.
No, è stato un supermercato, la filiale di Santa Bona del “Sole Market”, in località Barisella, alla fine di via Santa Bona Nuova. Caso unico sin qui nel capoluogo, e forse anche nell’intera Marca. Non a caso una vicenda che ha suscitato scalpore e vasta eco in tutto il comparto della distribuzione: la voce della chiusura, più di quella della sanzione, si è diffusa fra i market di tutta la città, tra scaffali casse e carrelli, destando comprensibile preoccupazione, specie tra i titolari degli iper e della piccole e medie strutture di vendita. « Il miglior deterrente», ha commentato un addetto ai lavori.
Al “Sole” non vogliono rilanciare dichiarazioni: « No comment», dice un responsabile. “Sole Market” è una catena di quattro supermercati che fanno capo alla struttura di Dosson di Casier: le altre sono a Santa Bona, Sant’ Antonino (ora vicino alla tangenziale, a poca distanza da dove la società mosse i primi passi 40 anni fa, all’incrocio del Mozzato) e infine a Chirignago.
Tutto è nato da uno dei primi controlli della municipale - nucleo commercio - scattato nel caso specifico per le numerose segnalazioni giunte dai clienti dello stesso market della Barisella, ancora a marzo, durante la fase più buia dell’emergenza. Gli agenti del nucleo specializzato, giunti sul posto in borghese, avevano riscontrato una situazione molto poco ordinata, per usare un eufemismo. Nessuna regola e disciplinata né personale dedicato a gestire i flussi per evitare assembramenti.
Il responsabile del punto vendita? Stava prestando servizio a una cassa. Soprattutto, i vigili avevano constatato assembramenti illegittimi vicino alle casse e in altri punti del market. Il metro non era assolutamente rispettato, proprio come avevano segnalato i consumatori che avevano chiamato i centralini dei vigili.
Era stato redatto un verbale, per la gravità, la rilevanza e la sistematicità delle violazioni, e disposta la sanzione, sulla base del Dpcm di allora che contemplava il reato penale per la violazione delle norme sanitarie. E una sanzione accessoria, a discrezione delle prefettura, da 5 a 30 giorni di chiusura.
La municipale, guidata dal comandante Andrea Gallo, ha provveduto a comunicare la violazione, con tutta la documentazione alla Prefettura, che ha esaminato il rapporto e ha disposto infine, la sanzione minima di 5 giorni di chiusura. Notificati con effetto immediato al legale rappresentante della società e al responsabile della struttura di Santa Bona .
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