Treviso, i conigli delle Mura a famiglie e pet terapy

È partita da piazza Borsa la campagna di adozione decisa per liberare la “Penisola del Paradiso”. Ce ne sono oltre 200

TREVISO. “AAA amanti dei conigli cercasi. Non ben accetto chi intende metterli in gabbia, favorite famiglie o single che abbiano un piccolo pezzettino di giardino dove tenerli o che intendano lasciarli liberi di scorrazzare in casa”. L’annuncio vero e proprio non c’è, ma ci fosse suonerebbe così, perchè questo è il senso della campagna di adozione che è partita il 21 febbraio da piazza Borsa con un apposito banchetto.

In cerca di adozione i tanti, tantissimi coniglietti della Penisola del Paradiso, carini quanto inarrestabili nel riprodursi (l’animale in questo è leggenda...) tanto da essere diventati una specie pandemica sotto le mura, in quella penisola “del Paradiso” tra San Tomaso e Varco Filippini che adesso è un amabilissimo groviera. Merito di chi li alimenta con affezione (famiglie ma anche gli stessi mercatali), e soprattutto di chi vedendo tanti simili, ha deciso di abbandonare lì il proprio coniglietto casalingo non sterilizzato. Col risultato che nel giro di qualche tempo quella che era una piccola e simpatica colonia, è diventata una popolazione.

Se ne vedono una trentina, se ci si ferma a curiosare, «invece ce ne sono oltre duecento... si è detto anche trecento» ammette Alessandro Pasqualetto, vicepresidente delle “Guardie per l’Ambiente”, l’associazione animalista oltre che guardie zoofile che ha vinto il bando dell’amministrazione per gestire la grande campagna di adozione. «Ce ne sono tantissimi, non si vedono perchè sono nascosti nelle tane, ma assicuro: basta entrare nella penisola per dare un po’ di cibo come abbiamo fatto quando è stato il momento dei sopralluoghi... e se ne vedono comparire a decine. Strabiliante».

Si cercherà di catturarli tutti (e sarà da ridere) a inizio marzo, intanto si parte con la campagna d’adozione. «Da oggi in piazza Borsa (banchetto dalle 9, ndr) registreremo tutti i nominativi delle persone o delle famiglie che vorranno portare a casa uno o più conigli, in modo tale da velocizzare le operazioni di consegna non appena avremo iniziato il recupero. Faremo un altro banchetto di adozioni il 7 marzo e poi vedremo a quanti riusciremo a trovare casa». Per quelli che rimarranno c’è già un progetto.

Intanto, tutti i coniglietti recuperati verranno portati in un terreno di Falzè, individuato dall’associazione, e lì riuniti in attesa di famiglia per liberare la Penisola. Quelli che non troveranno casa potrebbero essere rimessi nella Penisola (dopo sterilizzazione), ma le Guardie hanno stilato un piano più interessante: «Trattandosi di animali piccoli e mansueti, con adeguata ma semplice preparazione da parte nostra, potrebbero diventare una risorsa di pet terapy nelle Rsa e nelle scuole» dice Pasqualetto. Per l’alimentazione non ci sarebbero problemi, e potrebbero essere utili a creare momenti di socialità». —


 

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