Treviso. Giù l’intero palazzo, via Garbizza chiusa per quasi due anni

Lunedì la Pesce Costruzioni ha smontato la grande gru che ha edificato i palazzi sorti al posto dello Zanotti, martedì alle spalle dello Zanotti sono arrivati i tecnici del Comune e della Bordignon per coordinare il maxi cantiere che imporrà la chiusa al traffico della strada per almeno un anno... ma si parla di due., Ieri è stata la volta dell’ex Provincia, dove sono arrivati i pezzi della grande gru che realizzerà il nuovo condominio. In cinquanta metri in linea d’aria tre cantieri che cambieranno i connotati di un pezzo di città.
via garbizza
La piccola stradina che corre alle spalle del nuovo Residence Città Giardino da ieri è stata chiusa al traffico. Utilizzata da molti automobilisti per tornare da viale Cesare Battisti o da via Risorgimento verso San Nicolò, resterà interdetta alla circolazione per mesi. Tutto il tempo necessario ad eseguire l’imponente cantiere che demolirà completamente il vecchio palazzo di tre piani che sorge dopo l’ex cinema (trasformato in parcheggio) per ricostruire un nuovo edificio di cinque piani. Un intervento delicatissimo che vedrà l’intervento di una gru, tanti camion, e parecchi mezzi meccanici per la demolizione; il tutto in mezzo alle case. Di qui la necessità di fare spazio, che la polizia locale e l’impresa hanno studiato a lungo arrivando alla conclusione che l’unica strada percorribile fosse quella chi chiudere la via, dedicarla al cantiere, e riorganizzare tutto il traffico della zona. Di qui l’eliminazione di alcuni stalli di sosta, i divieti contro la sosta selvaggia, e un nuovo percorso (via Absidi-via San Nicolò) per aggirare il cantiere aperto no appena la Pesce Costruzioni ha smantellato la sua gru (due in così poso spazio non ci potevano stare).
Ex provincia
Ma a crescere, a distanza di qualche passo, sarà anche l’edificio che sorgerà al posto dell’ex provincia. Ieri sono arrivati i pezzi per la gru che verrà issata tra oggi e i prossimi giorni per poi lasciare spazio alle operazioni di scavo delle fondamenta, dell’interrato, e poi l’edificazione dei sette piani previsti dal progetto. Anche lì tanti mezzi, tanti operai, e un cantiere che si annuncia lungo più di un anno.
Cantarane
E per un soffio alle gru dello Zanotti, della Diocesi e dell’ex provincia non se ne è aggiunta una quarta, quella per la realizzazione del multipiano al Cantarane, progetto che doveva prendere il via proprio i questi giorni ma il Comune pare intenzionato a stoppare. —
Federico de Wolanski
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