Treviso, Gentilini testimonial contro la sordità: «Lo faccio gratis per i coetanei»

L'ex sindaco di Treviso in uno spot pubblicitario sulle tv locali contro la sordità

TREVISO. Lui, come un personaggio goldoniano, per sentire meglio preferisce mettere la mano a conca sull’orecchio. Ma, «per dare un contributo», «un piccolo consiglio» ai suoi coetanei, perché si sentano «meno isolati» quando l’udito comincia fisiologicamente a calare, ha deciso di fare il testimonial «a titolo assolutamente gratuito» di una ditta trevigiana che vende apparecchi acustici. Appena compiuti da pochi giorni in modo smagliante i 90 anni, Giancarlo Gentilini, lo “sceriffo” del Carroccio, ha deciso di provare una nuova avventura, questa volta quella del testimonial televisivo in una sorta di spot che sta passando nelle televisioni locali. Il bello è che Genty non ha voluto nemmeno farsi una prova dell’udito dalla ditta, a titolo di piccola ricompensa: non ne vuole proprio sapere, preferisce appunto la mano a conca. Ma, si sa, lo “sceriffo” della Lega è fatto a modo suo: da sindaco e vicesindaco di Treviso, per dirne una, d’estate non voleva il condizionatore acceso in ufficio e nemmeno in auto, ne sanno qualcosa i dipendenti comunali che gli facevano da autisti, votati alla sauna a ogni viaggio agostano. Sempre Gentilini non gradiva nemmeno il riscaldamento d’inverno. Insomma, come dice sempre lui, «cose da alpini tutti di un pezzo». E tra l’altro Genty sta vivendo una nuova primavera, da quando nel maggio dello scorso anno, a 89 anni, si è risposato con la signora Maria Assunta. Figuratevi quindi se uno così, Razza Piave, accetterebbe di mettersi l’apparecchio acustico. Però lui pensa ai suoi coetanei, agli over, perché diventare sordi è brutto, ti fa sentire nel pallone. E poi come uomo immagine è davvero efficace, Giancarlo Gentilini, chissà quante altre aziende gli farebbero la corte...

Ma com’è nata una simile iniziativa? «Mi hanno chiesto di presentare l’apparecchio e ho accettato. Sono venuti a casa mia e abbiamo fatto due chiacchiere. Io ho sempre avuto la cura dei miei cittadini al motto di primum vivere deinde philosophari. Prima la salute. L’ho fatto a titolo di amicizia, solo due “ombre” di quello buono e basta. So che adesso il filmato girerà tutte le televisioni locali. Se questi aggeggi favoriscono la salute dei miei cittadini, io sono perfettamente d’accordo e li invito a utilizzarli piuttosto che essere sordi perché in momenti come questo bisogna ascoltare, ma molto, ma molto, ma molto bene, vista la situazione politica attuale, non certo esaltante mi pare. Ahahah».

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