Cadono per 4 metri dal cesto idraulico, due operai feriti
L'incidente sul lavoro è avvenuto a Zero Branco, in provincia di Treviso, nel primo pomeriggio di venerdì 8 agosto. Uno dei due lavoratori è stato trasportato con l'elisoccorso all'ospedale di Treviso

Due operai che stavano lavorando su un cesto idraulico sono rimasti feriti cadendo da un'altezza di 4 metri. L'incidente sul lavoro è avvenuto a Zero Branco, in provincia di Treviso, nel primo pomeriggio di venerdì 8 agosto.
I due operai, un uomo di 58 anni e un ragazzo di 24, sono dipendenti dell’azienda Gasparin, ma stavano lavorando da Idea Plastica Srl.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i Vigili del Fuoco di Treviso, che hanno collaborato con il personale sanitario del Suem 118 per prestare i primi soccorsi ai feriti. Uno dei due lavoratori è stato trasportato con l'elisoccorso all'ospedale di Treviso. Ora si trovano ricoverati in codice 2.
Contestualmente, è stata messa in sicurezza l’area in attesa dell’arrivo dei tecnici dello Spisal, chiamati ad accertare la dinamica dell’accaduto. Presenti anche i carabinieri di Zero Branco.

Uil: «Il sistema non funziona, la conta degli infortuni è drammatica»
Il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo: «Ancora il settore delle costruzioni, ancora una caduta dall’alto: il grave incidente che si è verificato questo pomeriggio a Zero Branco rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme, che non può e non deve essere ignorato. Abbiamo chiesto a gran voce che proprio a partire dal settore dell’edilizia si investa in tecnologie e dotazioni che permettano di prevenire e impedire le cadute. Ma più in generale, occorre un ripensamento collettivo: la conta dei morti sul lavoro in Veneto (non ultimi i due operai egiziani a Santa Maria di Sala, nel Veneziano) è diventata drammatica. C’è qualcosa, nel nostro mondo produttivo, che non funziona. E allora tutti devono fare la propria parte per cambiare le cose. Auguriamo ai due operai coinvolti di riprendersi ed esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie e ai colleghi».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso