Furti in casa a Treviso, l’esperto avverte: «Attenti ai ladri con il topolino, ecco come difendersi»

Stefano Botter è il titolare della Casa della chiave di Treviso. E denuncia come nel settore agiscano operatori poco corretti: «Pioggia di interventi dopo le ferie, serrature forzate con il topolino, uno strumento simile ad un cavatappi: si chiama così perché le estremità ricordano le orecchie del topo»

Andrea Passerini
Il topolino usato dai ladri per forzare le serrature
Il topolino usato dai ladri per forzare le serrature

Per Stefano Botter, è titolare della casa della Chiave di Treviso, una delle realtà di riferimento sulla piazza, quest’estate ha portato lavoro.

«Decisamente non è mancato. Siamo stati chiamati da numerosi cittadini, specie al rientro dalle ferie. Solo in città, a cavallo di agosto e settembre avremo compiuto fra i 30 ed i 40 interventi».

Ma è vero che adesso i ladri non forzano più la porta, e tutto sembra normale? Salvo poi scoprire, una volta entrati, che la casa è a soqquadro?

«Vero. I ladri sempre più spesso usano il “topolino”, strumento simile ad un cavatappi, si chiama così perché le due prese paiono le orecchie di Topolino. Allinea i meccanismi di sicurezza della chiave, fa girare il cilindro come la chiave normale. In Internet costa 3-400 euro. Utilissimo per grandi condomini dove le serrature sono tutte simili, meno se si vuole rubare in abitazioni singole».

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Ci sono antidoti contro questi “topolini”?

«Le case produttrici di serrature, hanno studiato diversi accorgimenti che non fanno funzionare il topolino. E così ci sono chiavi e serrature sempre più sofisticate»

 

Traduca per noi comuni mortali.

«Le ultime serrature brevettate hanno elementi mobili, che spiazzano i “topolini” o piste intersecate, che il “topolino” non legge».

Stefano Botter, titolare della Casa della Chiave a Treviso
Stefano Botter, titolare della Casa della Chiave a Treviso

Quanto costano?

«Dai 180 ai 400 euro parlando di accessi prioritari a case o ad aziende. Altrimenti c’è il defender magnetico, a prova anche di acido e di Attack».

E un defender costa...

«Intorno ai 200 euro, con un buon cilindro si sale a 250-300 e per porte blindate si sale a 500-600. Se ci sono porte in legno, la porta dev’essere predisposta, serve un adattamento».

Con la sua esperienza, Botter, quali consigli può dare?

«Prima di tutto chiudere bene la casa. Lasciare le finestre a vasistas è come lasciarle aperte, i ladri sono già abilissimi di per sè, figurarsi a concedere loro ampi ed ulteriori spazi di manovra. Ci si può sicuramente affidare anche a prodotti tecnologici che ogni giorno si affacciano sul mercato per garantire la nostra sicurezza e facilitarci nelle operazioni quotidiane, ma attenzione ai dispositivi a basso costo: chi gestisce le App? E a chi vanno le immagini delle telecamere? E poi, debbo dirlo, c’è anche un discorso che riguarda noi operatori di settore. Rivolgetevi sempre ad aziende di fiducia, non alle prime che trovate nel web».

Sta dicendo che nel settore agiscono operatori, diciamo così, dubbi?

«È un fatto che il lunedì arrivino almeno due o tre clienti a chiedermi la fattura per quello che hanno pagato in contanti a sedicenti miei collaboratori. E devo spiegare e chiarire che non erano tecnici della mia azienda, peraltro sempre riconoscibili dal furgone e dalle divise di lavoro con la ragione sociale».

Agiscono a nome vostro?

«Non ho prove. So che se si digita in rete “chiavi” “Treviso”, “sostituzione”, escono diversi siti. È successo che chi è stato chiamato abbia fatto capire di aver lavorato o collaborato con noi. Ma questi signori non fanno preventivi, e chiedono fino a 6-800 euro quando un nostro intervento non supera i 200. Alcuni di questi “concorrenti” hanno sede in negozi inesistenti».

Ha sporto denuncia alle autorità?

«Non ho gli estremi, è tutto detto, e di scritto e di attestato non c’è nulla. E poi i clienti non denunciano per paura di ritorsioni. Ho segnalato la cosa a chi di dovere. Certo raccomando a tutti la massima attenzione, stiamo parlando di gente che viene e casa tua, maneggia serrature, a cui si affida la sicurezza della tua casa».

Come ci si può muovere, allora?

«Noi facciamo parte dell’associazione nazionale serraturieri (E.R.S.I.), c’è un albo nazionale con tanto di listino prezzi depositato. Facciamo preventivi, accettiamo pagamenti in pos, il diritto di chiamata è sempre esplicitato».

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