Treviso: furgone a tutta velocità contro il tir, tre morti

Lo schianto in provincia di Pordenone: le vittime sono un camionista di Cessalto e una coppia che tornava dall’ospedale dopo un altro incidente a Vittorio

SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA. Ancora una volta l’asfalto della Cimpello – Sequals (Pordenone) si macchia di sangue. Tre persone sono morte nello scontro frontale tra un furgone Fiat Ducato e un camion Iveco Eurocargo verificatosi alle 12.10 di lunedì 13 marzo, a San Giorgio della Richinvelda. Le vittime sono l’autotrasportatore Florindo Carrer, 52 anni, residente a Cessalto, che si trovava alla guida del mezzo pesante diretto verso Cimpello, l’imprenditore Cristiano Di Paoloantonio, 45 anni, di Cordenons e la sua compagna Jamir Temjenlelmila, 38 anni, nata in India e di cittadinanza italiana, che viaggiavano nel furgone nell’opposto senso di marcia. Carrer lascia una figlia di 23 anni. La coppia due figlie in tenera età.

Di Paoloantonio proveniva dall’ospedale di Treviso, dove era andato a riprendere la compagna, dimessa in mattinata dopo un’uscita di strada che aveva visto la stessa coppia protagonista di un’uscita di strada, poche ore prima a Vittorio Veneto sulla via del Cansiglio. Alle 16 di domenica, l’imprenditore, uscito illeso, si trovava alla guida, mentre la compagna, rimasta ferita e ricoverata in elicottero all’ospedale di Treviso, era sul sedile del passeggero. Terribile lo scenario che si sono trovati di fronte ieri i soccorritori: il violento impatto ha distrutto i due mezzi, Di Paoloantonio e la donna sono morti sul colpo, Carrer è deceduto dopo mezz’ora. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile di Spilimbergo, il 118, giunto da Udine in elicottero e da Pordenone in ambulanza, e i vigili del fuoco di Pordenone e Udine.

La strada è rimasta chiusa al traffico fino alle 17.30. Spetterà ai militari dell’Arma ricostruire nei dettagli la dinamica dell’incidente, appurando anche l’eventuale coinvolgimento di altri mezzi nella dinamica dell’incidente. Il dato di fatto, tragico e ineluttabile, è rappresentato dalle tre esistenze che si sono fermate per sempre. Stando ai primi testimoni, il furgone andava a velocità molto sostenuta. Un’arteria la cui scia di sangue pare non avere fine. A causa della violenza dell’impatto, il furgone è carambolato all’indietro accartocciandosi sull’asfalto, mentre la parte anteriore del camion è stata distrutta. I detriti rimasti sulla strada testimoniavano in modo evidente e tagliente la drammaticità dell’incidente: fra i rottami dei due mezzi, alcuni effetti personali delle tre vittime.

Tra questi, una scarpa da ginnastica, probabilmente di Di Paoloantonio, di un verde acceso. Florindo Carrer è stato soccorso da un automobilista in transito, che ha provato a mantenerlo cosciente prima dell’arrivo dei soccorsi, ma tutto è risultato inutile. Il camion è di proprietà della Autotrasporti Mattiuzzo di Motta di Livenza, mentre il furgone appartiene all’agenzia pubblicitaria Prisma di Cordenons. Le tre salme sono state trasportate all’ospedale di Spilimbergo su disposizione della procura della Repubblica, informata dai carabinieri. Gli uomini dell’Arma hanno rraccolto le testimonianze di alcuni agricoltori che si recavano a lavorare nei campi posti ai lati della Cimpello – Sequals. Tutti hanno sottolineato la pericolosità della strada, dove sono in tanti a correre troppo. Per quanto concerne l’incidente, la parola definitiva la si avrà una volta che i carabinieri avranno concluso l’attività d’indagine.

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