Treviso, ex Provincia appaltata: a giugno parte il cantiere

TREVISO. Ad oltre un anno dalla demolizioni e dal completamento della bonifica bellica parte il maxi cantiere nell’area dell’ex Provincia in via Cesare Battisti. Pochi giorni fa Numeria, il fondo cui fa capo la grande operazione a due passi dal Duomo ha appaltato i lavori per l’edificazione del palazzo alla Lovisotto Costruzioni Generali di Mareno, che con Numeria già collabora per l’edificazione della struttura sanitaria sul litorale di Jesolo. «A giugno arriva la gru e i primi mezzi di cantiere» annunciano dal fondo, «in esteta l’avvio completo dell’edificazione».
L’operazione
Dalla spianata sulla quale un tempo sorgeva il palazzo dell’ex Provincia crescerà un edificio composto da un piano interrato di garage, un piano terra dedicato anch’esso alla sosta, e sopra sei piani di solo residenziale. Un anno fa circa infatti Numeri ha deciso di rivedere l’iniziale progetto cancellando la galleria di negozi prevista al pianterreno per dedicare la volumetria a sole case.
Ben 50 gli appartamenti che verranno realizzati, di varie metrature, compresi gli ormai immancabili attici che tanto piacciono al mercato del centro storico (due piani). Il progetto, firmato dallo studio romano Costa e dall’ingegnere trevigiano Giulio Contini, è di quelli che di certo cambieranno i connotati alla città, e di sicuro terranno impegnati operai e viabilità della zona per parecchio tempo. Il perchè di tanto ritardo? Quadrature finanziarie, scelte strategiche ma anche trattative amministrative. La rinascita dello stabile non è stata una operazione facile, è un investimento da 20 milioni di euro, ma è stata anche oggetto di una lunga discussione con il Comune.
Ex prisma e sala marton
L’operazione immobiliare comprende infatti anche l’immobile definito “Prisma”, che sorge alle spalle del palazzo con bar e tabaccheria che affaccia su via Cesare Battisti, e la più discussa Sala Marton, un tempo sede dei consigli provinciali.
Per il primo immobile è quasi certa l’alienazione da parte di Numeria. Per quanto riguarda il secondo, stando anche ai rumors interni a Ca’Sugana, il destino potrebbe essere tutt’altro rispetto a quel “vincolo pubblico” con cui Manildo voleva trasformare la sala in uno spazio per conferenze, eventi o riunioni. A Ca’Sugana questa seconda ipotesi pare non interessare più per una molteplicità di fattori: costi di gestione e disponibilità attuale di altri spazi. La giunta Conte sarebbe intenzionata a rivecede i vincoli di Manildo. Pare quindi che il destino della Sala Marton sia ancora tutto da definire.
Investe anche la diocesi
Ma Numeria non è la sola ad accendere i motori in zona. Mentre la Pesce Costruzioni procede con il cantiere per la realizzazione delle palazzine del residence Città Giardino all’ex Zanotti, a preparare un cantiere di non secondaria importanza è la Diocesi di Treviso che ha visto approvate (con alcune prescrizioni) la riqualificazione completa del palazzo in via Garbizza, sopra il parcheggio. I quattro piani attuali diventeranno cinque, con uffici e residenze.
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