Treviso: doveva essere ricoverata, aspetta sette ore in sala d'attesa

TREVISO. In attesa dalle 8 alle 15 per avere un posto in Cardiologia. È successo lunedì all'ospedale Ca' Foncello di Treviso a una signora di 62 anni, che ha deciso di segnalare l'accaduto. «Ho aspettato sette ore per avere un letto, anche se il mio ricovero era programmato e il mio accesso al reparto era stato concordato da tempo», racconta la donna, che doveva sottoporsi a coronarografia, un delicato esame per valutare il funzionamento delle arterie. Così quella che doveva essere una normale pratica di ricovero, si è protratta per diverse ore. Una volta arrivata in reparto, la paziente anziché trovare il posto letto è stata invitata ad attendere in sala d'aspetto. Un attesa che si è protratta dal mattino fino al primo pomeriggio, con tanto di pranzo servito nella sala d'attesa dove è rimasta seduta per tutto il tempo.
«Ho provato a chiedere spiegazioni al personale del reparto, ma nessuno mi ha detto retta. L'unica cosa che mi è stata comunicata è che mi avrebbero dato il posto letto non appena se ne liberava uno», racconta la signora, «mi chiedo perché, se c'era un problema con i letti mi abbiano fatto arrivare di prima mattina al Ca' Foncello. Potevano almeno avvertirmi così mi sarei presentata in Cardiologia più tardi, senza stare appollaiata per sette ore su una poltrona in attesa».
Interpellato sulla questione Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl 2 Marca Trevigiana, spiega l'accaduto. «La signora doveva fare un day hospital ed effettivamente è accaduto che i letti fossero pieni, si è trattato di una situazione eccezionale che caposala e primario della Cardiologia hanno provveduto a spiegare alla paziente», sostiene il numero uno della sanità trevigiana. L'assenza del posto letto per la 62enne è legata all'aumento esponenziale dei ricoveri in queste ultime settimane. Una situazione senza precedenti che sta mettendo in seria difficoltà alcuni reparti trevigiani, come confermano dalla direzione sanitaria. «Ci stiamo trovando a gestire un numero abnorme di ricoveri d'urgenza per scompensi cardiaci legati a complicanze dell'influenza stagionale, che quest'anno risulta particolarmente aggressiva», chiarisce il dg Benazzi.
Il Pronto Soccorso del Ca' Foncello sta gestendo un numero straordinario di accessi, circa 290 al giorno a fronte di una media di 250. Un aumento di utenza che, per il tipo di patologie, grava in particolare sulla Cardiologia. «La struttura sta affrontando un incremento mai visto di pazienti con problemi cardiorespiratori legati alla virosi influenzale. Perlopiù anziani che arrivano al Pronto Soccorso e devono essere ricoverati in Cardiologia in quanto scompensati», aggiunge il dg. Una situazione che si tocca da vicino anche nelle Medicine e in Terapia Intensiva.
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