Treviso, concerto dell'Assunta senza piano B in caso di maltempo

TREVISO. Concerto lirico dell’Assunta in Piazza Santa Maria Maggiore “senza rete” e senza piano B. Se l’estate a Ferragosto farà ancora le bizze (lo scorso anno le strutture del palco furono piegate da un fortunale, poco prima dell’inizio, tra il fuggi fuggi generale di orchestra, cantanti e pubblico), il più importante e popolare evento lirico cittadino purtroppo non si terrà. E non verrà nemmeno recuperato a fine agosto, come avvenne nel 2015. La soluzione Teatro Comunale, a cui il Comune è ricorso qualche volta in passato, non è più praticabile visto che è troppo complicato, ed ingestibile, far accomodare in una sala da 700 posti massimo i circa tremila trevigiani (non paganti) che ad ogni Ferragosto si riversano in piazza Madona Granda.

Niente alternative. La giunta comunale in blocco ha deciso che, in caso di pioggia, non ci saranno alternative alla piazza. Contando, ovviamente, sul fatto che stavolta filerà tutto liscio. «È un problema di costi insostenibili, non abbiamo la possibilità di pagare due volte l’orchestra. Però dobbiamo pagare ugualmente, una volta montati in piazza, service audio luci e palco anche se lo spettacolo viene annullato» dice l’assessore alla cultura Luciano Franchin. Quindi via agli scongiuri che tanto cari sono agli artisti, occhio fisso sulle previsioni del tempo e soprattutto molto ottimismo, visto che, fa notare Franchin, «abbiamo cercato di salvaguardare la qualità della proposta e trovato le risorse economiche per garantire un appuntamento molto sentito dalla città».
Il concerto. Il Concerto lirico che andrà in scena la sera di Ferragosto costa nel suo complesso ventimila euro. Attuando “mirabili” escamotage di bilancio, il Comune aveva accantonato già per tempo i fondi necessari a coprire il costo dell’evento, che verrà assorbito per oltre la metà dei ventimila euro non tanto dall’orchestra, ma dal grande palco e dal service che amplificherà le voci del baritono Federico Longhi e del soprano Gilda Fiume, nonchè il suono dei 45 elementi dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, in questa occasione diretta per la prima volta dal maestro Francesco Ommassini. Per la Filarmonia Veneta, rappresentata nella conferenza stampa a Ca’ Sugana dal presidente Alberto Barbaro, è uno degli “incontri” più importanti con la città in cui è nata nel 1980, all’interno del Teatro Comunale.
Dedicato a Shakespeare. Il concerto di gala, inoltre, quest’anno avrà una valenza particolare, poichè il programma, pensato dalla musicologa Elena Filini (che conduce la serata) insieme al maestro Ommassini, è tutto dedicato ai 400 anni dalla morte di William Shakespeare, dalla cui drammaturgia hanno attinto tanti geni dell’opera lirica. Da Bellini che compose “Capuleti e Montecchi” al “Falstaff” che Verdi trasse dalle “Allegre comari di Windsor”, fino allo straordinario “Otello” sempre del maestro di Busseto, che più di altri ha messo in musica la produzione del Bardo. Ma in repertorio ci saranno anche Norma, Lucia di Lammermoor, Trovatore e Rigoletto, proprio perchè, sottolinea Filini, resta fondamentale lo spirito popolare del Concerto dell’Assunta. Unica occasione, va detto, di proporre opera lirica ad alti livelli anche a melomani (in gran parte anziani) che non possono permettersi un palco a teatro. Il concerto concluderà le celebrazioni che ogni anno la Città di Treviso tributa, con l’offerta di un cero votivo da parte del sindaco, alla chiesa di Santa Maria Maggiore, perpetuando una tradizione risalente al 1302, quale riconoscente gratitudine alla Madonna che aveva protetto i trevigiani nella battaglia, sulle rive del Livenza, contro le truppe del Patriarca di Aquileia.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso