Treviso celebra le forze armate nell’anniversario della fine della Grande Guerra: cerimonia in piazza e vetrine decorate
Il discorso del prefetto Angelo Sidoti rivolto agli studenti: «Questa giornata non sia solo una ricorrenza ma un momento di rinnovata consapevolezza da trasmettere ai giovani contro le insidie dei falsi modelli»

In occasione del 4 novembre, giornata dedicata all’Unità Nazionale ed alle Forze Armate, si è svolta in piazza della Vittoria la tradizionale cerimonia alla presenza delle autorità civili e militari di Treviso con la partecipazione delle associazioni combattentistiche e d’arma e degli studenti delle scuole trevigiane.
Il 4 novembre ricorre l’anniversario dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti, firmato a Padova nel 1918 dopo la vittoria dell’esercito italiano contro le truppe austroungariche.
Si è rivolto ai giovani uno dei passaggi salienti del discorso del prefetto di Treviso, Angelo Sidoti che ha preso la parola dopo la lettura dei messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della difesa, Guido Crosetto.
«Oggi il 4 novembre celebriamo la fine della Prima guerra mondiale e con esso la ritrovata pace e rendiamo omaggio all'unità nazionale e alle forze armate. Pace e unità nazionale che vanno ancor più oggi preservate e difese. Questa giornata non deve e non può essere soltanto la ricorrenza di un anniversario storico, è un momento di rinnovata consapevolezza, un invito a riflettere su ciò che ci unisce come comunità, come paese, come cittadini e persone. Il valore del sacrificio di quanti hanno combattuto per l'unità nazionale e per la patria non appartiene al passato.
È un messaggio vivo che ci parla oggi in un tempo di nuove sfide globali, di conflitti bellici disumani ancora in corso che fanno sempre strage di civili, di emergenze umanitarie che chiedono solidarietà, responsabilità e coraggio.
Oggi più che mai mai, comprendiamo che l'unità non è un concetto astratto, ma una scelta quotidiana e scegliere di ascoltare, di cooperare, di costruire insieme, di condividere, di assicurare coesione di valori e quindi coesione sociale» ha commentato Sidoti. «Vorrei rivolgere un pensiero particolare anche ai giovani che oggi vivono in un mondo più interconnesso, ma anche più incerto e con più occulti insidie. Penso ai condizionamenti indotti da prodotti, rappresentazioni e contenuti dalle visioni distorte e infarciti di disvalore esaltati come modelli. Ai giovani dobbiamo trasmettere il senso autentico di questa giornata. Non celebriamo la guerra, ma la pace conquistata attraverso verso il coraggio, il dialogo e la responsabilità».
Le vetrine della città decorate con uniformi e simboli
In occasione del 4 novembre, giornata dedicata all’Unità Nazionale ed alle Forze Armate, nel capoluogo della Marca sono state allestite alcune vetrine espositive con uniformi, simboli e araldi appartenenti alle diverse Forze Armate dello Stato, a testimonianza del profondo legame che unisce la cittadinanza ai militari impegnati quotidianamente nella difesa della Patria, nella salvaguardia delle libere istituzioni e nel mantenimento della pace, sia sul territorio nazionale che nelle numerose missioni internazionali di cooperazione e sicurezza.
L’iniziativa vuole ricordare il ruolo fondamentale delle Forze Armate italiane, che – animate da spirito di servizio, dedizione e senso del dovere – rappresentano un presidio di legalità, solidarietà e coesione sociale, contribuendo, con professionalità e sacrificio, alla tutela dei diritti dei cittadini e alla promozione della stabilità nei contesti di crisi all’estero.

Per quanto riguarda il Comando Provinciale Carabinieri di Treviso, la vetrina è stata allestita nella suggestiva cornice di Piazza dei Signori, cuore storico della città, con uniformi storiche ed equipaggiamenti gentilmente donati dal Sig. Guido Antonazzi, proprietario del Museo dei Carabinieri Reali, oggi custodito in una porzione di Villa Rossi, elegante costruzione ottocentesca immersa nel verde delle colline coneglianesi, dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Il percorso espositivo del Museo – che si estende per circa 60 metri quadrati, dalla Sala delle Daghe alla Sala dei Moschetti – raccoglie uniformi e copricapi, armi, cimeli, documenti, medaglie e materiale iconografico che raccontano, attraverso itinerari individuali di sacrificio e di valore, la storia dei Carabinieri Reali: dalla fondazione del Corpo nel 1814, alle Campagne Risorgimentali, all’avventura coloniale, alla Grande Guerra e al secondo conflitto mondiale, sino alla nascita della Repubblica Italiana.
Per l’Aeronautica Militare, il personale del 51° Stormo Istrana ha allestito lo spazio espositivo in piazza Borsa in cui è possibile ammirare l’equipaggiamento da volo dei piloti di Eurofighter, velivolo in dotazione proprio al 51° Stormo, uno dei 5 Reparti della Forza Armata che garantiscono la difesa aerea Nazionale e NATO, una riproduzione in scala del velivolo e video che ripercorrono sia la centenaria storia dell’Aeronautica Militare, dalle origini ai giorni nostri, che un “excursus” della storia e della missione del Reparto di Istrana, parte integrante e consolidata del territorio.
Le vetrine dedicate, che rappresentano un omaggio alla storia ed ai valori delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri, potranno essere ammirate per l’intera giornata di domani, 4 novembre, giornata simbolo dell’Unità Nazionale e della riconoscenza verso tutti coloro che hanno servito e continuano a servire l’Italia con onore e dedizione.
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