Treviso, manomette il braccialetto elettronico: arresti domiciliari per il 34enne che aveva minacciato il titolare del kebab
L’uomo, in più occasioni, avrebbe infatti danneggiato e mancato di ricaricare il dispositivo

E’ finito ai domiciliari Yassine Bouharid, il 34enne nordafricano che in più occasioni nei mesi scorsi ha minacciato il titolare del negozio di kebab in via Roma e i suoi familiari, episodi che gli sono valsi il divieto di avvicinamento alle persone offese e l’applicazione del braccialetto elettronico. La misura d’arresto è scattata a seguito dei ripetuti tentativi di manomettere il dispositivo come accertato dagli agenti della squadra Mobile di Treviso.
Il trentaquattrenne era stato denunciato lo scorso aprile per le gravi e continue minacce ai danni del titolare dell’Istanbul Kebab nei pressi della stazione, per mesi bersaglio di continue vessazioni da parte del nordafricano e del fratello, a sua volta denunciato.
Nel corso degli ultimi mesi, tuttavia, l’indagato ha ripetutamente violato le prescrizioni imposte con la misura, manomettendo il braccialetto e recandosi più volte nelle aree interdette. L’uomo, in più occasioni, avrebbe infatti danneggiato volontariamente il braccialetto elettronico, oltre ad omettere la ricarica del dispositivo, con l’evidente intento di eludere la sorveglianza e i controlli della polizia.
A seguito delle ripetute violazione, l’autorità giudiziaria ha infine disposto la sostituzione della misura cautelare in essere con quella più restrittiva degli arresti domiciliari, sempre con l’utilizzo del braccialetto elettronico, misura eseguita venerdì.
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