Il progetto del nuovo campus universitario: Ulss e Ospedal Grando trattano

Lo spostamento dell’area per gli studenti richiede un confronto tra le parti: se la mediazione dovesse fallire, sarà necessario rifare il bando di gara

Valentina Calzavara
L'area dove è previsto il nuovo campus universitario
L'area dove è previsto il nuovo campus universitario

Nuova area per il campus universitario della Cittadella della salute e nuove tempistiche per realizzare l’opera. «Il prossimo passo sarà il progetto esecutivo finale, contiamo di centrare questo obiettivo entro il mese di settembre» auspica il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi.

L’idea della direzione ospedaliera è di riadattare il progetto (inizialmente concepito per l’area ex Vetrelco) e recentemente rivisto, spostando la collocazione dell’opera sui terreni di proprietà dell’Ulss di Marca, tra la centrale operativa del Suem con l’elisoccorso e le due rotonde di via Cittadella della salute, in prossimità della casa funeraria Cof.

«Vogliamo fare presto ma è necessario andare a contrattazione con la ditta del project financing Ospedal Grando Spa» aggiunge il dg, «essendoci un contenzioso economico in atto abbiamo bisogno di trovarci e capire il da farsi». Per l’Ulss della Marca, l’ideale sarebbe trovare le condizioni per far rientrare il campus universitario come estensione del project financing. «Sarebbe sicuramente l’opzione più conveniente» aggiunge il manager Benazzi. Si cercherà quindi la mediazione. Se fallirà, l’Ulss dovrebbe attivarsi con una nuova gara e i tempi, inevitabilmente, si allungherebbero.

Tutti i numeri

L’Ulss 2 ha quantificato un investimento da 10 milioni di euro per creare il campus universitario della Cittadella della salute da 1.600 posti, con aule studio, una mensa e un auditorium per i convegni. Attualmente sono otto i corsi di laurea attivati dall’università di Padova nella sede decentrata di Treviso: medicina e chirurgia (362 posti), infermieristica (443 in tutto con un aumento di 50 unità nell’ultimo anno), igiene dentale (153), assistenza sanitaria (86), tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia (60), ostetricia (53), tecniche audioprotesiche (38), più 20 posti del nuovo corso di tecniche di laboratorio biomedico (avviato a partire dall'anno accademico 2024-2025).

In futuro il polo di studi punta a crescere ancora, attraverso i corsi di studio e le opportunità di tirocini che troveranno casa all’interno del campus e grazie alla vicinanza del campus ai reparti ospedalieri.

La collocazione del Campus

Rispetto alla nuova collocazione del campus, il cambio di programma risale a poche settimane fa, quando la direzione ospedaliera insieme ai tecnici ha deciso di bypassare le problematiche emerse per edificare il campus all’ex Vetrelco, scegliendo un’altra zona dove costruirlo.

«Oltre agli elevati costi di bonifica dei metalli pesanti, che avevamo comunque messo in conto, si sono aggiunte una serie di altre criticità» ha ricordato il dg, «alcuni vincoli e impedimenti paesaggistici legati alla vicinanza al Sile e la presenza di una proprietà privata che taglia a metà l’area dell’ex Vetrelco, che avremmo dovuto acquistare».

In attesa del nuovo campus la formazione universitaria nel capoluogo è garantita da un polo accademico diffuso, dislocato su cinque sedi: uno stabile da circa 300 posti a Fiera, ricavato nell’ex spazio occupato dall’Inps, al civico 12 di via Sant’Ambrogio; oltre alle aule già prese in affitto dall’Ulss 2 al cinema teatro Aurora, all'oratorio di via Scarpa e all'istituto Emiliani di via Venier. Più gli spazi nella sede dell’Ordine dei medici di Treviso. 

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