Treviso, borseggiatore all’adunata, come nel ’94: preso dalla Polfer

Denunciato a Treviso un uomo di 58 anni: era stato pizzicato anche al raduno alpino di 23 anni fa

TREVISO. Professione borseggiatore. Potrebbe qualificarsi così, nella sua carta d’identità, un uomo di 58 anni, disoccupato, residente a Torino, che sabato scorso, durante l’adunata degli alpini, è stato sorpreso dai poliziotti della Polfer mentre borseggiava una turista al seguito di un gruppo di alpini, nell’area della stazione ferroviaria di Treviso. Sorpreso dagli occhi allenati di alcuni agenti di una squadra della polizia giudiziaria della Polfer di Venezia, l’uomo è stato bloccato in flagranza di reato e portato negli uffici della Polfer per essere identificato e denunciato. Il punto è che scorrendo i precedenti penali del borseggiatore sceso a Treviso da Torino, gli agenti hanno scoperto che l’uomo, già 23 anni fa, nel lontano 1994, era stato denunciato per tentato furto con destrezza, in occasione della precedente adunata degli alpini, tenutasi proprio nel capoluogo della Marca. Una cosa è certa, Treviso non porta bene al borseggiatore professionista di Torino, visto che in entrambi i casi è stato denunciato per tentato furto aggravato.

Nel frattempo, in un’aula del tribunale di Treviso, davanti al giudice delle indagini preliminari Angelo Mascolo, s’è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto delle due nomadi, residenti in provincia di Bologna, finite in manette sabato, dopo aver borseggiato una giovane di 20 anni in via Calmaggiore. Si tratta di una donna di 42 anni di Granarolo e di una di 36 anni di Zola Predosa.

Le due nomadi (difese dall’avvocato Annamaria Marin del foro di Venezia) agivano in coppia e nei rispettivi zainetti gli agenti hanno trovato diversi rotoli di banconote, probabile frutto di altri borseggi. Denaro che è stato opportunamente sequestrato. Il giudice Mascolo, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto che le due ladre venissero poste ai domiciliari.

 

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