Treviso, Borgo Mazzini pedonale. Il varco sarà al futuro Umberto I

Il tratto rettilineo verrà vietato ai veicoli per abbellire il contesto del cohousing Lo slargo resterà invece parcheggio come oggi: entrata e uscita da Borgo Cavalli
passerini agenzia foto film treviso borgo mazzini
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TREVISO. Nei giorni in cui la città scopre l’imminente invasione di tavolini, dehors e plateatici – certo imposta dalla pandemia, e dal norme sulla riapertura “soft”: ma può essere anche l’occasione per ripensare il centro storico, nel rapporto tra auto e pedoni – c’è uno scorcio del tessuto urbano entro mura che torna alla ribalta, per una rivoluzione pedonale che vedrà la luce non prima del 2023, ma che fa già parlare per le implicazioni che avrà. E non solo sui 100, o poco più metri, interessati dal progetto.

Parliamo di Borgo Mazzini, una sorta di cerniera fra la splendida porta San Tomaso e piazza del Grano. Fra un anno e mezzo, verosimilmente, diventerà off-limits per automobili e moto. A nord, dall’incrocio con viale Terza Armata e piazzale Burchiellati, giusto di forte alla facciata interna della porta cinquecentesca. E questo divieto durerà fino allo slargo che poi diventa la piazza, o meglio le piazze di qua e di là di Borgo Cavalli.

Per capirci, il futuro tratto pedonale avrà il suo limite Sud all’altezza della pizzeria Spillo, e dall’altro parte all’altezza del negozio Tutto Capelli. Una rivoluzione che a ben pensarci non è poi molto differente da quanto è avvenuto a Santa Maria dei Battuti, in cui il lato Sud è stato lasciato, seppur con limitazioni, alle auto.



Il tratto rettilineo del borgo verrà dunque chiuso, e ben delimitato e riqualificato.

L’attuale slargo tra Borgo Cavalli e il borgo vero e proprio, il lato settentrionale di quello spazio urbanistico che è piazza del Grano (ma anche il lato nord di piazza Matteotti, a ben pensarci) conserverà invece la sua dimensione di spazio di sosta a favore delle numerosissime attività commerciali che insistono su borgo e piazze.

Dicono che l’idea sia nata all’Israa, quando è stata decisa la trasformazione dell’ex Umberto I, con i suoi chiostri, in cohousing e nuovo contenitore sociale-artigianale, una vera e propria cittadella di nuova residenza sociale in pieno centro storico.

E che la proposta sia piaciuta già alla amministrazione di centrosinistra di Giovanni Manildo e ora alla giunta di Mario Conte, tant’è vero che la rivoluzione sarebbe entrata dritta dritta nel recentissimo Pums (piano urbano della mobilità sostenibile) seguito dal vicesindaco Andrea De Checchi, che ha il referato sulla viabilità.

Per connotare ancora più chiaramente il distacco tra parcheggio con entrata e uscita su Borgo Cavalli, e il tratto rigorosamente pedonalizzato, c’è l’idea di aprire un varco di ingresso pedonale al futuro Umberto I con un’apertura sul fronte dei negozi, e che dovrebbe riguardare in particolare il negozio Tutto Capelli.

passerini agenzia foto film treviso borgo mazzini
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Il progetto, da quando è stato anticipato, fa già discutere residenti e operatori commerciali. In festa i numerosi locali del borgo, che certo potranno allargarsi a tavolini e plateatici. E c’è molta curiosità per vedere come si trasformerà l’intero contesto con questo nuovo passeggio nel cuore dell’area del mercato.

È già stato assicurato che non ci saranno ripercussioni per gli stand che insistono attualmente sull’area interessata.—



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