Pellegrinaggio della Camera di Commercio Treviso-Belluno in Terra Santa: 47 i partecipanti

Sarà il primo viaggio istituzionale di una delegazione italiana dalla proclamazione della tregua. Un pellegrinaggio con valenza anzitutto economica, con l'obiettivo di riallacciare i rapporti con quell’angolo del mondo provato dal conflitto israelo-palestinese

Mattia Toffoletto
Un momento della presentazione dell'iniziativa
Un momento della presentazione dell'iniziativa

Sarà il primo viaggio istituzionale di una delegazione italiana in Terra Santa dalla proclamazione della tregua. Un pellegrinaggio con valenza anzitutto economica, con l'obiettivo di riallacciare i rapporti con un angolo del mondo duramente provato dagli attentati del 7 ottobre e dal successivo conflitto israelo-palestinese.

Un messaggio di speranza che parte dalla Camera di Commercio Treviso-Belluno: ha organizzato la trasferta e formato una delegazione trevigian-bellunese con 47 partecipanti (guidato dal presidente dell'ente camerale, Mario Pozza), fra sindaci (12 Comuni trevigiani rappresentati), esponenti del sistema camerale, delle associazioni di categoria, del mondo imprenditoriale.

Il viaggio è in programma dall'8 al 14 gennaio: la sicurezza sarà garantita dalle nostre autorità diplomatiche, che metteranno a disposizione alcuni accompagnatori. L'itinerario include visite e incontri in territorio israeliano e in Cisgiordania: da Betlemme a Gerusalemme, da Gerico a Tel Aviv.

In calendario appuntamenti con amministratori e industriali locali, con la Camera di Commercio di Betlemme, ambasciata e consolato italiani. «Abbiamo voluto rispondere all'appello del patriarca di Gerusalemme, il cardinale Pizzaballa, che ha invitato a riprendere i pellegrinaggi e riallacciare i rapporti con la Terra Santa. L'obiettivo è riportare normalità», spiega Romano Tiozzo, segretario generale Camera di Commercio Treviso-Belluno.

«Una missione per riattivare i rapporti economici e rialimentare il turismo. Parliamo di una terra di eccellenze, a livello industriale e tecnologico: dalla cybersicurezza all'agricoltura», sottolinea Mario Pozza, numero uno dell'ente camerale. Si punta a ricreare collaborazioni nel settore dell'artigianato, già avviate in passato, ma a tessere anche relazioni con le nostre scuole: dai percorsi di formazione del Lepido Rocco agli Its in ambito turistico.

E non mancano legami storici e religiosi. Come la visita in agenda, al patriarcato latino di Gerusalemme, ai vescovi Giacinto Marcuzzo e Ilario Antoniazzi, originari dell'Opitergino. Come i rimandi a don Silvio Bresolin, che negli Anni Cinquanta partì da Cornuda alla volta di Taybeh, in Cisgiordania, facendo erigere lì una chiesa quasi identica a quella di Cornuda.

Da qui l'idea pure di un gemellaggio fra Taybeh e Cornuda. La delegazione include, fra gli altri, l'assessore provinciale Claudio Sartor (pure assessore a Cornuda), Giancarlo Iannicelli (delegato del sindaco Conte), i primi cittadini di Oderzo (Maria Scardellato), Montebelluna (Adalberto Bordin), Maria Grazia Gasparini (Istrana), Luciano Fregonese (Valdobbiadene), Luca Durighetto (Zero Branco), Paola Moro (Monastier), Mariarosa Barazza (Cappella Maggiore), Andrea Manente (Ormelle), Andrea Susana (Portobuffolè), l'assessore Alex Segat (Gaiarine). Parteciperanno il senatore Gianpaolo Vallardi, Giorgio Polegato (presidente Coldiretti Treviso), Stefano Bottega (presidente gruppo vinicolo Confindustria Veneto Est). 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso