Treviso: allarme tonno avariato di origine spagnola

Dopo il caso di intossicazione di due trevigiani a Jesolo, l’Usl del Veneto orientale lancia l’appello

TREVISO. Partita di tonno avariata, allarme del ministero Spagnolo per l'Italia. Ieri l'Usl 4 del Veneto Orientale, con il dipartimento di igiene e prevenzione, ha diramato la circolare che mette in allarme pescherie, gestori di attività di ristorazione e cittadini potenziali consumatori. È accaduto proprio nei giorni in cui, in un locale di Jesolo – lo Stiefel di via dei Mille – due clienti trevigiani si sono senti male dopo aver mangiato una pasta al tonno. Ora sono fuori pericolo i due fratelli di circa 40 anni, ricoverati negli ospedali di Portogruaro e Mirano. In quest'ultimo caso, le indagini del dipartimento di prevenzione e dei carabinieri sono ancora in corso e non è provato che ci possano essere dei collegamenti con la partita di tonno spagnola ora sotto accusa. Ma nei locali e pubblici esercizi del litorale e dell’entroterra l'allarme è partito.

Venerdì il ministero della Salute Spagnolo Aecosan (Agencia Española de Consumo Seguridad Alimentaria y Nutrición) ha diramato la nota in cui viene riportata l'insorgenza di focolai di sindrome sgombroide che avrebbero coinvolto 105 persone. Le autorità sanitarie italiane avevano già provveduto a porre sotto sequestro le partite ricevute. Come raccomandato dal ministero della Salute Spagnolo, il tonno potrebbe comunque essere stato venduto allo stato sfuso in piccole quantità e in diversi formati nelle pescherie o in negozi che vendono al consumatore finale, consumatori o gestori di locali, ora il mimistero italiano della Salute invita commercianti, ristoratori, esercenti, tutti coloro i quali possono aver acquistato tonno fresco a partire dal 25 aprile 2017, a contattare gli esercizi di vendita per verificare se si tratta del prodotto commercializzato dalla ditta spagnola "Garciden" e, in tal caso, a non consumarlo.

La sindrome sgombroide è una patologia che deriva dall'ingestione di pesce alterato che contiene istamina. Si manifesta con arrossamento della pelle, prurito, cefalea pulsante, bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea, palpitazioni, senso di malessere e raramente ipertermia a breve distanza dal consumo del pesce. Il Dipartimento di Prevenzione della Usl 4 ha fatto anche un accenno al caso di Jesolo: «Al momento questa segnalazione non è correlabile al caso dei due trevigiani intossicati i giorni scorsi nella località balneare veneziana. Sono infatti ancora in corso le analisi per cercare di capire l'esatta origine della tossinfezione».

 

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