Tre autovelox sulle strade killer

CASALE. Via Belvedere, via Trento Trieste e provinciale Jesolana: là dove ci sono state croci, arrivano i box per il controllo della velocità. Lo ha deciso la giunta Giuliato che ha dato mandato al comandante della polizia locale Maurizio Zorzi di predisporre la pratica per l’acquisto dei “prevelox”, le colonnine arancioni all’interno delle quali la pattuglia inserisce a rotazione lo strumento per la misurazione della velocità. Tre i “prevelox” che saranno posizionati in questa prima fase, anche se le condizioni di traffico del territorio ne richiederebbero di più. E la definizione delle strade in cui installare le colonnine seguirà il criterio dell’incidentalità con conseguenze mortali: la scelta dovrebbe cadere, salvo ripensamenti dell’ultima ora, su via Belvedere, via Trento Trieste e sulla provinciale Jesolana nel tratto del centro del paese. L’ultima croce in ordine di tempo nel territorio casalese è quella di Emilia Busetto, 77 anni di Oriago, nel Veneziano, suocera del comandante della stazione dei carabinieri di Casale. All’inizio di ottobre, l’anziana era stata travolta in via Belvedere mentre stava attraversando a piedi. Proprio lungo via Belvedere, nel tratto dove si trovano tra l’altro i campi sportivi e il distretto sanitario, dovrebbe arrivare il “prevelox”. L’altro punto individuato dalla polizia locale è via Trento Trieste: qui, era l’ottobre del 2007, aveva perso la vita Giovannina Medori, 77 anni, madre dell’attuale vicesindaco di Casale Lorenzo Biotti. L’anziana era stata falciata da una Volkswagen Polo. E ancora la Jesolana, nel tratto del centro abitato. Era il dicembre del 2005 quando la provinciale fu teatro di un incidente mortale reso ancora più drammatico dal fatto che la vittima, Silvia Belloni Capuccini, 38 anni, agente immobiliare di Sirmione, era incinta al settimo mese. Brenda, la piccola, era sopravvissuta all’incidente solo per un’ora.
Rubina Bon
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