Travolto dal treno a Spresiano, insulti su Facebook

SPRESIANO. È stata una tragica fatalità l’investimento ferroviario che è costato la vita ad Ajib Hicham, 43 anni, marocchino residente da tempo in Italia. Abitava in via Colombo a Spresiano. Sui social network sono arrivati insulti carichi d’odio a sfondo razzista. Mercoledì sera l’incidente è avvenuto nella stazione di Ponte della Priula. In base alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, l’uomo avrebbe attraversato i binari.
Salendo sulla banchina del secondo binario è scivolato, mentre stava passando il convoglio che da Udine stava procedendo verso Venezia. Le testimonianze degli amici fornite alla Polfer erano state contraddittorie. Quel è che è certo è che non si è trattato di un gesto estremo, ma di un incidente. Nei primi momenti, in cui non era ancora chiara la dinamica, ma solo la presunta identità dell’immigrato, sui social network si è scatenata una bufera. Il 43enne, padre di famiglia e bracciante agricolo, è rimasto agonizzante sul binario.
Il personale del Suem è intervenuto insieme ai vigili del fuoco, è stato vano il tentativo di rianimazione sul posto, a causa dei gravissimi traumi riportati. In quegli istanti, mentre i soccorsi stavano operando insieme agli agenti anche per chiarire le cause, su Facebook è iniziato lo sfogo degli “haters”. L’amministratore del gruppo di Ponte della Priula ha immediatamente cancellato i commenti, appena gli sono stati segnalati. Ma l’indignazione è rimasto impressa, nelle tante persone che hanno condannato le frasi scritte da alcuni, una minoranza, di utenti.
«Un altro cretino che attraversa sui binari e senza guardare – ha commentato una trentenne, mentre il cadavere era ancora sulla banchina della stazione, coperto da un lenzuolo - Ma ce ne vuole per non vedere un treno, ma che imbecille. Adesso per colpa di questo 3445780 disagi. Altro che compassione...». Hicham aveva trascorso il pomeriggio con degli amici a Ponte Priula, dove in questi giorni c’è la sagra. Moglie e figli si trovano nel suo Paese d’origine, a loro ogni mese inviava i suoi guadagni come bracciante agricolo. Nella Marca abitano due suoi fratelli. Mercoledì sera doveva ritornare a Spresiano con il treno, ma una scivolata gli è stata fatale.
«Penso che la gente ha bisogno di svegliarsi fuori, stiamo parlando di una persona che ha attraversato i binari – è stato il commento di un altro utente su Facebook -, difatti eccolo la morto, creando un problema a Rfi e alla stessa famiglia». La stragrande maggioranza dei priulesi è rimasta addolorata per quanto avvenuto ed ha censurato quelle frasi piene di rancore, verso una persona che aveva appena perso la vita. Tanti sono stati i messaggi di cordoglio. La salma verrà con ogni probabilità rimpatriata in Marocco per l’ultimo saluto, quando sarà rilasciato il nulla osta da parte della magistratura.
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