Trattenevano le caparre delle auto di lusso Al via gli interrogatori

È stato fissato per venerdì l’interrogatorio di garanzia di Vanni Pieretto, 48 anni di Mogliano, e della sua compagna Eugenia Craciun, 42 anni, rumena (difesi dal’avvocato Andrea Zambon), arrestati dalla polizia Stradale di Rovigo, al termine di un’indagine sulla vendita fittizia di auto di lusso, finalizzata ad incassare le caparre per poi sparire. Pieretto e Craciun, assieme ad Alberto Vallese, 54 anni di Jesolo, e Andrea Frecentese, 45 anni di Pordenone, sono considerati dagli inquirenti i “capi, promotori e organizzatori” dell’associazione a delinquere finalizzata ad una maxi truffa che, secondo i primi calcoli, avrebbe fruttato loro 600.000 euro. In carcere sono finite altre sei persone: Ion Bachmatchi, 25 anni di Porcia, Mario Zanchetta, 59 anni di San Donà, Enrico Imperi, 36 anni di Jesolo, Oriano Pedini, 59 anni di Curtarolo, Marcello Boschelli, 56 anni di San Pietro in Guarano, e Leu Costinel,32 anni di Capena.

Tra gli indagati anche altri due trevigiani: Alessandro De Lazzaris Vendrame, 22 anni di Treviso, e un rumeno residente a Preganziol, Marius Daniel Purcel, 39 anni, ai quali il gip di Rovigo ha applicato la misura interdittiva dall’esercizio d’attività d’impresa nel settore del commercio di auto per 12 mesi.

Le indagini sono iniziate dodici mesi fa dalla polizia stradale di Rovigo, in collaborazione con quella di Vicenza. I primi accertamenti hanno riguardato un anomalo tentativo di immatricolazione di una Bmw segnalato dalla motorizzazione di Rovigo. L'attenzione degli inquirenti si è quindi concentrata su una concessionaria di Occhiobello che poi è stata chiusa improvvisamente.

Le automobili venivano vendute anche online. Dopo l'episodio di Occhiobello l'organizzazione ha iniziato a vendere all'estero auto acquistate da società di noleggio o in leasing danneggiando così le ditte del settore. Agli atti ci sono intercettazioni ambientali e telefoniche che sono state giudicate dagli inquirenti di estrema utilità per chiudere il cerchio attorno agli indagati. —



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