Liceo Artistico di Treviso, ecco come sarà rinnovato
Approvato il progetto definitivo da 8 milioni di euro. Ora la gara per trasformare in aule e laboratori l’edificio ex Poste di via Carlo Alberto abbandonato da anni

Dopo anni di studi, rilievi, carotaggi e verifiche tecniche è stato definitivamente approvato il progetto per l’ampliamento del Liceo Artistico di Treviso negli spazi dell’immobile ex Poste di via Carlo Alberto. Ci sono voluti tre anni, e oltre a una cospicua serie di elaborati, per passare dai disegni alla realtà è servita un’ancor più significativa iniezione di denaro per finanziare l’opera, inizialmente valutata 5,8 milioni ed ora arrivata a costarne 8,4, al netto di eventuali sorprese.
L’approvazione del progetto definitivo è arrivata due giorni fa; ora l’amministrazione provinciale darà il via alla gara per realizzare l’intervento che si conta di chiudere per fine anno affidando i lavori da far iniziare per i primi mesi del 2026. Il progetto a metà maggio è stato visto in anteprima da insegnanti e studenti, che hanno anche in parte collaborato a disegnare le nuove aule dell’edificio.

L’opera di riqualificazione dell’Ex Poste permetterà di eseguire il restauro conservativo delle facciate esterne, il consolidamento strutturale e il miglioramento sismico dell’edificio, mantenendo gli elementi di pregio interni tra cui capriate lignee e porzioni di affreschi, l’ottimizzazione funzionale ed energetica dell’immobile con adeguamento alla normativa igienico-sanitaria ed antincendio e, naturalmente, il collegamento con l’attuale sede centrale del Liceo Artistico, mediante un passaggio coperto ricavato dagli spazi delle antiche celle conventuali. Il tutto consentirà di ricavare 14 locali didattici moderni ed efficienti. Gli accessi resteranno quelli da Via C. Alberto e, il principale, da Via Santa Caterina, attraverso il porticato.
«In questi anni abbiamo lavorato intensamente per recuperare le risorse e, parallelamente, per i necessari passaggi con il Demanio e con la Soprintendenza» spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, «grazie a risorse dell’avanzo di Amministrazione e all’alienazione delle quote Acantho siamo riusciti a sbloccare l’iter arrivando all’approvazione del progetto definitivo.
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