Trapiantò il primo fegato vivente il professor Zanus al Ca’ Foncello

È il nuovo direttore della Quarta Chirurgia dell'ospedale di Treviso «Voglio rafforzare la collaborazione tra la Marca e l'Università di Padova»

La modernizzazione delle tecniche di chirurgia addominale con approccio mininvasivo, l’implementazione dei trapianti di rene e, come prossimo obiettivo, l’applicazione della robotica al fegato. Il professor Giacomo Zanus è uno dei massimi esperti in materia, ha preso parte al primo caso in Italia di trapianto di fegato vivente eseguito a Padova nel 1997, ed è stato appena nominato direttore della Quarta Chirurgia dell’ospedale Ca’Foncello di Treviso, come successore al primario Nicolò Bassi andato in pensione.

l’insediamento

«Sono entusiasta della collaborazione che ho trovato a tutti i livelli, da parte della direzione e di tutto il personale dell’azienda sanitaria trevigiana. Fare gioco di squadra sarà fondamentale», ha ribadito Zanus durante l’insediamento. Le sfide che attendono la Quarta Chirurgia del capoluogo sono ben delineate, intersecano clinica, assistenza e prevenzione. «Affronteremo la chirurgia addominale a tutto tondo, il trattamento di fegato, pancreas e vie biliari con tecniche mininvasive, gli interventi del ventre e la chirurgia laparoscopica per il colon» aggiunge il professor Zanus, originario di Mogliano, classe 1964, laurea in Medicina e specializzazione in Chirurgia Generale con lode. Nel mezzo numerose attività di eccellenza e pubblicazioni.

il curriculum

A Treviso il primario Zanus porta un bagaglio di esperienze di altissimo livello, maturato al Centro trapianti di Padova dove ha lavorato al fianco del luminare Umberto Cillo. «Ho una duplice anima di ospedaliero e universitario. Fino al 2015 sono stato assistente ospedaliero e poi ho vinto il concorso come professore associato. Credo molto nella didattica e l’intento è di rafforzare la collaborazione tra l’ospedale di Treviso e l’Università di Padova». Al 31 agosto 2018 il professor Zanus contava 8. 381 procedure chirurgiche eseguite, in particolare 470 trapianti di fegato da primo operatore, poi 540 resezioni di fegato con asportazione di porzioni dell’organo anche con tecnica la paroscopica, che da poche settimane sono state introdotte per la prima volta al Ca’Foncello. Anche le termoablazioni mininvasive, già fatte su oltre 1000 pazienti con tumori del fegato, verranno ora effettuate nel polo trevigiano. Non da ultimo, come trapiantologo, il primario Zanus sta dando nuovo impulso ai trapianti di rene, ne sono già stati compiuti una decina nella Quarta Chirurgia del capoluogo di Marca. Migliorie tangibili che candidano l’ospedale di Treviso a diventare un centro di riferimento nazionale per il trattamento chirurgico di traumi e patologie dell’addome. «Do il benvenuto al nuovo primario», sottolinea il direttore generale Francesco Benazzi, «la sua autorevolezza ed il suo curriculum rassicurano i cittadini». –

Valentina Calzavara

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