Torna il fogaròn a Sovilla tradizione vecchia 370 anni

NERVESA. Sabato 20 gennaio alle 20:30 sarà acceso il fogaron di Sant’Antonio a Sovilla di Nervesa. Secondo i documenti ufficiali è da 370 anni che si compie il rito. La tradizione non è stata...
NERVESA. Sabato 20 gennaio alle 20:30 sarà acceso il fogaron di Sant’Antonio a Sovilla di Nervesa. Secondo i documenti ufficiali è da 370 anni che si compie il rito. La tradizione non è stata interrotta nemmeno durante la Seconda guerra mondiale, anche se il rogo venne fatto di giorno per evitare di favorire i bombardamenti alleati. Il fogaron non è un panevìn: infatti i roghi propiziatori che vengono accesi la notte dell’Epifania sono quanto rimane del rito pagano, comune a tutte le popolazioni dell’Europa pre-cristiana, dei falò accesi per il solstizio d’inverno. Il Fogaron ricorda invece Sant’Antonio Abate, patrono di Sovilla, che si festeggia il 17 gennaio, ma negli ultimi decenni la pira viene bruciata il sabato sera più vicino a tale data. Una ricorrenza considerata quindi più ancorata a radici cristiane e nata dalla sua origine come rito collettivo. Simboli del santo sono il bastone, la campanella, il maiale (o cinghiale) e il fuoco. Oggi in onore del “Porsel de Sant’Antoni” è dedicata una lotteria la cui estrazione avverrà sabato alle 22:30.


Il fogaron è organizzato dal comitato festeggiamenti di Sovilla con il patrocinio della Pro Loco di Nervesa. Per l’occasione dell’accensione la borgata sarà in festa.
(g.z.)


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