Toni e Paola Bottegal, i fratelli proprietari «Non capiamo il clamore: è una scelta coerente, moderna, di grande apertura»

«Non credo siamo i primi che affittano ai cinesi in centro, non capiamo il clamore». Toni Bottegal e la sorella Paola, proprietari dello stabile di via Martiri della Libertà dove approderà il negozio di abbigliamento cinese, sono sorpresi. «Siamo avanti, lungimiranti, in una città invece disastrata», continuano,
«MI stupisco ci sia chi si stupisce, nel 2013 questa scelta è veramente coraggiosa e moderna, in linea con i tempi, un segno di apertura. Non è che chi vuol fare le pulci abbia paura della concorrenza? O vogliamo restare i soliti provinciali?»
Toni, dal canto suo, non vede contraddizioni con la leadership di Sos Treviso: «Vogliamo rilanciare la città, per trasformarla in quel centro commerciale a cielo aperto di cui tutti si riempiono la bocca senza però fare nulla. Si deve riportare gente in città: o ci arrendiamo ai centri commerciali? Affittare a una realtà nuova è coerente. Diciamo invece che a parte cose trite e ritrite nessuno sta facendo nulla, per il centro, e che i commercianti sono danneggiati da scelte prese sempre sulla loro testa esulla loro pelle»
Paola punta sullo stato del centro storico: «Strade chiuse, contenitori svuotati, parcheggi aumentati: il bello è che nessuno ammette gli errori e fa dietrofront. E se piazza dei Signori è deserta all’ora di cena, possiamo sentirci sicuri nel resto della città?»
E il caro affitti? «Il fisco calcola il reddito presunto», replicano i fratelli «il canone è sottostimato, in uno dei pochissimi negozi che congiunge due isolati. Se i cinesi offrono garanzie e operatività...»
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