«Territorio devastato dalle concessioni edilizie»
SANTA LUCIA DI PIAVE. «Il territorio è stato devastato dalle costruzioni e quelle che sono definite “emergenze”, come gli allagamenti, possono essere prevedibili». Questo è emerso dall'incontro di lunedì al centro sociale Messina. Tiziano Tempesta, professore universitario, ha snocciolato dati eloquenti su come il Veneto ha subito un consumo spropositato del territorio, più di ogni altra Regione e di ogni altra parte d'Europa. Il rapporto tra metri cubi e superficie in Veneto è doppio rispetto alla media del nord Italia. L'antropizzazione e lo spreco del territorio è stato messo in relazione anche ai dissesti idrogeologici e all'innalzamento delle falde in Comuni come Mareno, Cimadolmo, Villorba. «È assurdo pensare che chi acquista una casa vada in cerca di perizie idrogeologiche», ha spiegato Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton e per vent'anni dirigente del Consorzio bonifica Destra Piave, «le colpe sono da ricercare in chi ha costruito e nei progettisti. I piani urbanistici sono fissati dai Comuni, che hanno vantaggio a dare concessioni edilizie perchè così ricavano entrate dagli oneri di urbanizzazione, una linfa vitale per i bilanci». (di.b.)
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