«Terraglio Est, no al prolungamento»

Comitato al sindaco di Casier: dimostri che l’apertura del primo stralcio porterà traffico a Dosson 
Un tratto del Terraglio Est
Un tratto del Terraglio Est

Secondo stralcio del Terraglio Est da Dosson a Sant’Antonino, l'associazione Salvaguardia ambiente Casier onlus sfida il sindaco casierese Miriam Giuriati: «Dimostri, con dati oggettivi alla mano, che l’apertura del primo stralcio del Terraglio Est porterà traffico insostenibile a Dosson». L'affondo è di Roberto Rasera, portavoce dei cittadini di Sant'Antonino e da sempre in prima linea sulla questione, e arriva dopo che nei giorni scorsi il sindaco Giuriati con l'assessore provinciale Contarin era andato in Regione per chiedere rassicurazioni sul secondo stralcio del Terraglio Est, da via delle Industrie a Dosson fino alla rotonda dell'ospedale lungo la tangenziale, attraverso Sant'Antonino. Un progetto da milioni di euro - 18 secondo i vecchi progetti - con tratti in trincea per salvare l'abitato di Sant'Antonino.

«Proseguire fino a Treviso è fondamentale per tutti i residenti dei Comuni a sud del capoluogo. Pensiamo a cosa succederà con la Cittadella della salute. Dobbiamo liberare le strade da un traffico a tratti insostenibile. Mi sono stancata delle persone che dicono di voler salvare quel territorio che è già stato deturpato in passato. Dobbiamo invece pensare alla viabilità, scegliendo progetti il meno impattanti possibile», aveva detto Giuriati. Apriti cielo. «A parte che al sindaco forse sfuggono concetti quali coinvolgimento dei cittadini e partecipazione, per cui neppure considera che qualcuno potrebbe pensare in modo differente da lei, sconcerta notare che consideri i territori compresi tra Casier e Treviso aree ormai perdute, da destinare solo ad opere viarie, ad avviso di qualcuno indispensabili», chiarisce Rasera, «abbia il coraggio, il sindaco Giuriati, di dimostrare con dati oggettivi alla mano che l'apertura del Terraglio Est a sud porterà traffico insostenibile a Dosson. In caso contrario, si parla solo a sensazioni, che non corrisponde a fare buona politica. Faccia fare un monitoraggio del traffico, serio ed indipendente, prima dell'apertura a sud, ovvero subito, e dopo l'apertura, come chiediamo da anni, e si faccia aiutare pure da Treviso, se lo ritiene. A quel punto, eventualmente, potrà parlare a ragione della necessità assoluta di aprire a nord».

E Treviso? Alcuni mesi fa il sindaco Giovanni Manildo si era espresso a favore del secondo stralcio, «ma il progetto è da rivedere», aveva chiarito, parlando di minimo impatto e massima mitigazione ambientale.

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