Telefonate e proposte hard: è lo stalker delle avvocatesse

Denunciato per molestie ex rapinatore di 35 anni: ha perseguitato sessualmente quattro penaliste Domenica l’ultimo caso: 45 chiamate in poche ore alla legale che ne aveva assunto la difesa

È diventato il terrore delle avvocatesse, quelle che hanno la sfortuna di incappare nella sua difesa. Perché la tecnica dell’uomo è sempre la stessa: dopo i primi contatti, apparentemente normali, inizia la persecuzione fatta di telefonate continue, anche 45 al giorno e tutte a sfondo sessuale.

Lui è un trevigiano di 35 anni, M.O., con diversi precedenti penali tra cui anche una rapina in città. E, contro di lui, pendono ora bene quattro denunce per molestie telefoniche a sfondo sessuale, fatte da altrettante legali. In un caso l’inchiesta a carico dell’uomo è già chiusa con la citazione a giudizio, in altri due sono in corso le indagini e proprio oggi ci sarà un interrogatorio e in un quarto la querela è stata presentata nelle scorse ore.

Le legali, tre trevigiane e una vicentina, sono venute in contatto con il molestatore seriale dopo averne assunto in tempi diversi la difesa, del tutto ignare di quello che di lì a poco sarebbe capitato loro. Sempre uguale il copione, stando alla ricostruzione fornita dalle vittime agli investigatori: l’uomo, dopo averle incontrate per presentare il suo problema giudiziario e dopo averne ottenuto il patrocinio, si sarebbe trasformato in uno stalker. Ottenuto il loro numero telefonico, avrebbe iniziato a chiamarle con insistenza a tutte le ore del giorno e anche della notte. Ma non basta: il tenore delle chiamate sarebbe stato sempre lo stesso, proposte sessuali fatte usando come sottofondo un film pornografico. Le legali dopo averlo diffidato e dopo aver rinunciato all’incarico sperando che le molestie terminassero, hanno dovuto rivolgersi alle forze dell’ordine denunciando l’accaduto e facendo scattare l’indagine della Procura di Treviso.

Domani mattina M.O. verrà interrogato in relazione alla querela depositata dall’avvocatessa vicentina, mentre nelle scorse ore una sua giovane collega ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Lo ha fatto dopo aver trascorso una domenica d’incubo, resa tale dall’aver ricevuto 45 chiamate dall’uomo, prima di dover spegnere il cellulare nonostante attendesse una telefonate importante.

In un altro caso le indagini sono già chiuse: ad accusarlo è una nota penalista che ha dovuto sopportare per prima la pesante persecuzione per la quale l’uomo andrà ora a processo.

Grande, naturalmente, il disagio, ma anche la paura per le donne che sono state importunate nel corso degli ultimi mesi. Quella di M.O., infatti, non è soltanto una pesante intrusione nella privacy, ma anche uno stalking a sfondo sessuale.

Unica nota positiva della vicenda è che l’uomo è sottoposto a una misura restrittiva che gli impedisce di spostarsi dall’area di residenza, pena la sua immediata carcerazione. Questo fa sì M.O. si «limiti» alle telefonate e che non si presenti anche a casa delle avvocatesse oppure nel loro studio professionale. (s.t.)

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