Teatri, Gagliardi a Ca’ Sugana «Risorsa da salvaguardare»

Treviso e i suoi teatri, risorsa preziosa per il capoluogo che deve però fare i conti con le spese di gestione e funzionamento delle strutture. A sollevare la questione è l'avvocato Gianfranco Gagliardi, amministratore unico di Teatri Umanesimo Latino Spa, la controllata di Fondazione Cassamarca che gestisce gli atenei ma anche i teatri trevigiani, il Comunale “Mario Del Monaco” e l'Eden. L’auspicio dell’ente, per l’anno prossimo, è di coinvolgere maggiormente Ca’ Sugana nella partita dei teatri trevigiani. «Col Comune stiamo avviando un ragionamento. La prossima stagione 2014-2015 sarà presentata a giorni. Con l’amministrazione stiamo pensando a come immaginare un maggior coinvolgimento dell’amministrazione stessa per il futuro. Un’azione che potrebbe passare attraverso svariate modalità. Su questo abbiamo avviato una riflessione» spiega Gagliardi.
La questione prioritaria è di natura economica, non ne fa mistero l'amministratore unico di Teatri Spa, ma su come verrà sciolto il nodo, per il momento ci sono idee, non decisioni. Il confronto con Ca’ Sugana è ancora in corso, continua Gagliardi. «Ci sono altre forme di sostegno che il Comune potrebbe apportare. Insieme si può e si deve collaborare. Il Comune potrebbe non aver risorse economiche ma potrebbe attivare altri meccanismi virtuosi per contenere i costi di gestione del teatro» continua l'avvocato, specificando che il problema dei costi non sarebbe legato al pagamento dei cachet degli artisti, quanto alle spese vive di gestione e manutenzione delle strutture.
«L’attività artistica in quanto tale, visto che è largamente coperta da introiti e piccoli sponsor che abbiamo (tra cui se ne contano due di nuovi quest’anno) e dal contributo ministeriale non grava molto» ribadisce Gagliardi, «ciò che rende impegnativo il bilancio di gestione del teatro è proprio l’edificio teatro che ha esigenze di manutenzione, di riscaldamento, di utenze, che vanno ad aggiungersi ai costi più strettamente artistici E allora questo è un tema da affrontare, visto che l'immobile è di proprietà del Comune».
Considerazioni cui replica Luciano Franchin, assessore trevigiano alla cultura: «Su questo aspetto dovremo fare chiarezza. Per il momento ci stiamo concentrando sulla costruzione di una relazione che non è mai esistita prima tra Comune e teatri della città. Prima creiamo questa rete e prima si riuscirà a definire anche tutto il problema dei costi e dei finanziamenti». (v.c.)
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