Tasi, inquilini Ater rimborsati

A dicembre pagheranno la seconda rata, poi potranno chiedere i soldi indietro
Zago Treviso code ufficio tributi comune per tassa tasi
Zago Treviso code ufficio tributi comune per tassa tasi

Tasi: tutti gli inquilini dell’Ater del capoluogo - sarebbero oltre mille - nel 2015 verranno rimborsati dal Comune. Lo ha deciso l’amministrazione Manildo stanziando un fondo di 30 mila euro che basterà a restituire il dovuto ai suddetti inquilini, visto le modiche cifre in ballo. Inquilini che però, per colpa di una burocrazia tutta italiana, se non hanno già pagato in una unica rata la Tasi, dovranno comunque versare la seconda rata entro la metà di dicembre. E solo dopo potranno chiedere il rimborso a Ca’ Sugana. Sempre in merito alla seconda rata della Tasi, il Comune starebbe cercando anche di far recapitare almeno ai proprietari di prima casa il bollettino con l’importo da pagare, che non sempre è identico alla cifra della prima rata.

La polemica sulla Tasi a giugno aveva tenuto banco in città, tra code all’ufficio tributi e difficoltà (scaricate sugli utenti) del calcolo della tassa, con il fiato grosso di molti cittadini per rispettare il termine della prima rata, fissato per il 16 giugno, fino a che da Roma non arrivò la rassicurazione: tutti i Comuni che, come Treviso, avevano fissato l’aliquota Tasi entro maggio, potevano far pagare l’imposta ai cittadini anche dopo la scadenza del 16 giugno, fino a metà luglio - come aveva già deciso in autonomia la giunta Manildo - senza far pagare more ai contribuenti ritardatari, che sono stati una moltitudine proprio per la complessità del conteggio della Tasi. Niente sanzioni e interessi qundi per i contribuenti che hanno pagato la prima rata in ritardo o in misura insufficiente, e questo grazie allo Statuto del contribuente, anche se non è mancata la beffa ai danni dei comuni virtuosi, ossia il rinvio al 16 ottobre voluto dall’Anci per i Comuni che non hanno invece fatto le delibere sulle aliquote entro maggio.

E sempre in città non è mancato l’attacco all’amministrazione Manildo da parte della Lega, che ha preso di mira l’assessore al bilancio Alessandra Gazzola, chiedendone le dimissioni soprattutto perché la Tasi è stata chiesta anche agli anziani ricoverati in casa di riposo, che si sono visti costretti a pagare lo stesso la Tasi per la casa di proprietà: «È assurdo che le famiglie di questi anziani da quest’anno paghino anche la Tasi non solo per l’istituto di ricovero ma anche per l’immobile di proprietà dei genitori», ha tuonato Mario Conte della Lista Gentilini, «Per molti si tratta di aggravi anche di 350 euro in più. Questo avviene perché la Gazzola si è scordata di esentare dalla Tasi per la loro casa sfitta gli anziani ricoverati, circa 2000 in città. Questa follia segue di qualche giorno quella sulle case Ater», ossia il chiedere appunto in prima battuta la Tasi (il 10% del totale) anche alle persone che vivono in affitto in case sia Ater che comunali: «Non devono pagare la Tasi, e chi lo ha già fatto deve ottenere il rimborso». Nel 2015.

Alessandro Zago

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