È morto Arnaldo Ros, storico tabaccaio del Corso e di via Manin. Lutto a Treviso

Aveva 90 anni, per quattro decenni è stato dietro al bancone della rivendita in Corso del Popolo e poi vicino al Paradiso dei Bambini. Inconfondibili il sigaro e il fifì con cui serviva i clienti

Andrea Passerini
Arnaldo Ros, per tutti Dino
Arnaldo Ros, per tutti Dino

La città ha perso nei giorni scorsi un altro dei suoi protagonisti. Per oltre quattro decenni Arnaldo Ros, per tutti Dino, è stato tabaccaio in centro storico, prima in corso del Popolo, poi in via Manin, vicino al Paradiso dei Bambini.

È mancato a fine giugno, Arnaldo. Aveva 90 anni, e la vita non è stata tenera con lui e la sua famiglia. E se nella vita ha retto a colpi molto duri, nelle sue rivendite, prima vicino al teatro Comunale e poi alle spalle del Corso, ha sempre saputo conquistare i clienti con il suo inconfondibile stile, pronto alla battuta (aveva una sua vena goliardica), con la sua gentilezza, con la sua competenza.

E con le immancabili bretelle, il sigaro fra le labbra, speso anche con il fifì. Fino alla metà del primo decennio del Duemila, quando si è ritirato dalla professione.

«Un altro personaggio che se ne va, un altro pezzo di storia del centro storico», dice affranto chi gli era amico.

L’ultimo saluto gli è stato reso nella chiesa di San Trovaso. Arnaldo ha lasciato il figlio Nicola con Sandra, i nipoti Riccardo e Giulia le sorelle Abita e Ria Pia, gli altri parenti. 

 

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