T-red, in arrivo mille cartelle

VILLORBA. In arrivo mille cartelle esattoriali. Riguardano le sanzioni comminate con i t-red di Carità e Fontane, e non ancora pagate. In queste settimane, dopo l’iscrizione a ruolo, sarà Equitalia a provare a riscuotere le 1.076 multe non pagate e dovute al Comune di Villorba. Una bella stangata per chi si vedrà arrivare la cartella a casa. Solo la multa è di circa150 euro, a cui vanno ad aggiungersi le maggiorazioni e le somme dovute ai ritardi. Si può arrivare ad alcune centinaia di euro. Ora inoltre è stato fatto un bilancio definitivo dei due anni e mezzo di attività dei due t-red installati, fino al loro sequestro, al semaforo davanti al municipio di Villorba e all’incrocio tra la strada ovest e via Chiesa Vecchia. Sono state staccate 7.780 multe, di cui 6.704 già riscosse. Le casse comunali hanno potuto dunque giovarsi di circa un milione di euro. Alla Ci.ti.esse., concessionaria degli impianti di Villorba finita sotto inchiesta, ma uscita pulita da quasi tutte le accuse, ha incassato 33,60 euro più Iva per ogni multa, ovvero circa 225 mila euro. Cifre però che non tengono conto di ricorsi, e maggiorazioni per i ritardi. Di quelle mille multe ancora non pagate però probabilmente si vedrà poco. «La casistica è varia», spiega il comandante della polizia municipale di Villorba Riccardo Sutto, «si va da aziende fallite, a stranieri che se ne sono andati, a cittadini a cui non è stato possibile recapitare la multa, a famiglie che non ce la fanno. Comunque posso dire che il dato dei mille che non hanno pagato è abbastanza basso. Con gli apparecchi senza contestazione, come gli autovelox, anche il 30% delle multe finisce a Equitalia, in questo caso siamo al 15%». Intanto il Comune ha riconosciuto altri 52 mila euro alla Citiesse, come stabilito da contratto. «Questa è l’ennesima dimostrazione che i t-red sono serviti esclusivamente per fare cassa», attacca Ivano Breda consigliere de La Nostra Villorba. «Io mi auguro che ora coloro che si vedranno recapitare la cartella esattoriale, non se la prendano con Equitalia, ma con chi ha permesso questo "furto" dalle tasche dei cittadini, i quali magari, da una parte si lamentavano per le sanzioni, e dall'altra andavano alle feste, e il Comune ne organizzava molte, pagate proprio con quel denaro. Vorrei inoltre sapere quanti incidenti ci sono stati in quei semafori prima dell’installazione di questi apparecchi, e quanti dopo. Non sono mai stati incroci pericolosi. Si è verificato solo un grave incidente, che avrebbe potuto accadere ovunque». Ma il sindaco Marco Serena si difende, attaccando chi ha fatto credere che quelle multe non avrebbero dovuto essere pagate, «è stata fatta disinformazione sui t-red. Ora che tutte le inchieste sono cadute, ci si trova con mille persone che non hanno pagato», spiega. «Dopo che sono stati dissequestrati non li abbiamo reinstallati però, ed è nostra intenzione non farlo anche in futuro. Gli automobilisti ora non passano più con il rosso». Intanto anche la Procura di Rovigo, dopo Treviso, Novara e Milano, ha archiviato il caso dei T-red. Stefano Arrighetti, amministratore della «Kria Srl» che produce gli apparecchi, era indagato per truffa a danno dello Stato. L’unica inchiesta ancora aperta è quella della Procura di Verona. (f.c.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso