Svuota le ramaglie da Contarina

Carbonera, stanco di non vederlo raccolto porta il contenitore negli uffici

CARBONERA. La prima volta era successo quindici giorni fa. Gabriele Busanello, 37 anni di Biban, aveva regolarmente portato in strada il proprio bidone del vegetale e l'operatore di Contarina non lo aveva svuotato, lasciando un avviso in cui sottolineava come le ramaglie fossero incastrate. Ieri mattina, stesso copione. Il bidone marrone è rimasto al suo posto, pieno per metà con gli stessi rami di ulivo di due settimane fa. Appiccicato, il biglietto lasciato dall'operatore in cui si evidenziava che "di nuovo", così è stato scritto, il bidone aveva rifiuti incastrati all'interno. Busanello allora non ci ha più' visto: prima ha chiamato la sede centrale di Contarina a Lovadina per chiedere spiegazioni, poi ha deciso di presentarsi direttamente agli uffici. Non da solo, ma con il bidone marrone della discordia. Lo ha trascinato fino all'ufficio di una responsabile. «Poi ho aperto il coperchio e ho cominciato a tirare fuori le ramaglie per far vedere che non c'era nulla di incastrato, ma che sarebbe bastato eventualmente mettere una mano dentro per smuovere un po' il tutto», racconta il trentasettenne che vive in via I Maggio, «Ho svuotato il contenuto per terra, poi ho lasciato là il bidone. Sono stanco di questo disservizio, non è la prima volta che succede. Per non parlare del fatto che gli operatori, dopo aver svuotato i bidoni, li lanciano con il rischio di danneggiarli. Chissà se un utente si presenta con il contenitore rotto: sarebbero capaci di farglielo pagare». Busanello non si è limitato allo "show" di protesta: ha preteso di disdire immediatamente il servizio di porta a porta per il vegetale e ha stilato una lettera in cui chiede la restituzione dei soldi pagati finora per gli svuotamenti (mancati) del verde. «Serve piu' serietà da parte di Contarina che non fa altro che pretendere soldi in cambio di pochi servizi, peraltro insufficienti». «L'operatore non può mettere mai le mani dentro i bidoni», chiarisce Michele Rasera, direttore di Contarina, confermando quanto già gli operatori della società avevano risposto alle lamentele di Busanello, «Pensiamo a esempio se tra i rifiuti ci fosse una siringa. Mettere le mani rappresenta un rischio. I bidoni vengono comunque sbattuti nello svuotamento, ma se i rifiuti sono compattati non si può fare nulla».

Rubina Bon

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