«Sviluppare l’aeroporto? Allora compratevi Quinto»

«Volete continuare a sviluppare l’aeroporto Canova? Allora comprateci il paese, ve lo vendiamo: spostatelo».
Mauro Dal Zilio, sindaco di Quinto, è provocatorio. Ma fa ben capire quanto la tensione con Comune di Treviso (dello stesso colore politico: Lega) e commissione Via regionale sul fronte aeroporto Canova sia, ormai, alle stelle. A farla scattare è stata la riunione, mercoledì scorso, con cui la commissione Via regionale - accogliendo in toto le richieste di Ca’ Sugana, arrivate il giorno prima - ha detto il proprio «no» ai nuovi decolli sulla città (indipendentemente dal numero), andando così in piena antitesi rispetto al già pronunciato parere della commissione Via del ministero dell’ambiente. Questa, a fine marzo, aveva infatti deciso che Save-Aertre avrebbero potuto e dovuto far decollare il 21% degli aerei (circa 2.500 l’anno) sulla nuova rotta prevista su tangenziale e quartieri sud della città. Dal Zilio, di fronte a quello che definisce un «comportamento irrispettoso» di capoluogo e commissione Via regionale, non ci sta. «Cittadini di Quinto e di Treviso hanno gli stessi diritti», sbotta il sindaco, «ma visto che qualcuno considera i miei cittadini di serie B, tanto che dovrebbero sopportare tutti i disagi e gli inquinamenti del Canova, allora - come già successo in altri aeroporti italiani come Linate - acquisiscano gli immobili e ci delocalizzino il paese. Noi ve lo vendiamo, compratecelo: a quel punto ci lascerete tranquilli». Dal Zilio, poi, si rivolge direttamente al collega Mario Conte, sindaco di Treviso: «Pensaci bene: i cittadini di Quinto e di Treviso sono uguali», dice, «Quando parli del tanto osannato sviluppo sostenibile non puoi pretendere che tutto vada sulle spalle del mio Comune». Ma le questioni in ballo dopo l’incontro della commissione Via regionale (mentre Dal Zilio ha comunque richiesto un incontro al ministro dell’Ambiente Sergio Costa) sono anche altre. Non ultima quella dell’eventuale conflitto di interessi dell’assessore-commissario Alessandro Manera. «Posso ritenere che abbia un peso all’interno della commissione e che abbia potuto dire la sua», aggiunge infatti Dal Zilio sull’altro collega di partito, «oltre che assessore di Treviso è membro della commissione Via regionale e ha fatto parte anche del tavolo tecnico venuto in sopralluogo a Quinto nell’ottobre 2017 per verificare le condizioni, sotto gli aerei in volo, della popolazione e pure dei bambini dell’asilo parrocchiale, che ricordo essere stato costruito nel 1911, quindi ben prima dello sviluppo dell’aeroporto. Voglio vederci chiaro su tutto». E per farlo Dal Zilio ha dato mandato ai legali del Comune di procedere negli approfondimenti, ribadendosi pronto a portare le carte in Procura. «Chiederò ad alta voce come mai la commissione Via regionale ci abbia messo un anno e mezzo per esprimere un parere e appena 24 ore per rovesciare quello di un organo ministeriale. Voglio i verbali di tutti i loro incontri per capire se l’iter seguito sia stato effettivamente regolare» avverte il sindaco di Quinto, che poi - con qualche più o meno diretto riferimento a un recente post Facebook in cui Conte scriveva di aver «ottenuto nessun volo su Treviso» - stronca il collega: «Ho visto che in tutto ciò c’è già chi esulta, ma lo fa senza dire che il parere della commissione Via regionale non è vincolante: a decidere sarà Roma», precisa il sindaco di Quinto.
Dal canto suo Conte, fin da subito, si è detto convinto che «la commissione Via nazionale abbia espresso un parere provvisorio in attesa di valutare quelli della Via regionale, di cui terrà conto».
A quando la conclusione delle turbolenze? Forse c’è ancora da aspettare. Tanto che Dal Zilio, di suo, precisa: «Tensioni in casa Lega? Io su questa questione sono super partes: rappresento i miei cittadini. E non mollo». —
Alessandro Bozzi Valenti
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso