Svendite alla Tecnica La rabbia dei negozianti

GIAVERA. Una svendita del campionario e delle giacenze del magazzino provoca le proteste del mondo del commercio. Se infatti proprio sotto Natale e in piena stagione invernale il colosso degli scarponi da sci si mette a vendere con sconti del 40 e anche del 50% i suoi prodotti, i negozi del settore, che per le svendite devono attendere il periodo prescritto dalla legge, si ritrovano senza clienti e con gli scaffali pieni. Sabato e domenica la Tecnica, la più grossa azienda dell'articolo sportivo, ha messo in vendita i suoi campionari e le giacenze di magazzino. Mica merce datata e fuori mercato. Anzi. E gli appassionati del settore sono corsi in massa, tanto che chi c'era racconta di una fila di un paio di chilometri di macchine dirette alla Tecnica di Giavera, che per l'occasione aveva riaperto lo spaccio aziendale che non era più in funzione da anni. Non è la prima iniziativa del genere. Anzi sono due o tre anni che la Tecnica organizza queste vendite con l'accordo dei sindacati. Ma proprio nel periodo in cui torna la neve in montagna, dopo anni di penuria, per i commercianti del settore è stata una mazzata. «Una vendita del genere non fa certo il bene dei negozi che trattano lo stesso prodotto» dice il direttore dell'Ascom, Nevio Marchesini «non eravamo informati di questa vendita straordinaria in azienda, non mi pare neppure che sia motivata da particolari esigenze. Importerà poco a chi commercia lo stesso prodotto a 100 chilometri di distanza, ma i negozi che operano nella zona, anche se non sono dei negozi monomarca, si ritroverà con scarponi in più e spiegherà all'azienda che è rimasto molto prodotto invenduto proprio a causa sua. Probabile quindi che ci sarà una resa dei conti a fine stagione e i negozi faranno presente al fornitore la necessità che vada loro incontro se vogliono che ordini altra merce». Benedetta invece dai sindacati la vendita straordinaria alla Tecnica: «Fa parte di un accordo e sono due o tre anni che si ripete» dice Antonio Confortin, segretario della Uil «per l'occasione è stato riaperto lo spaccio, c'è stato il pienone anche senza averla pubblicizzata e ha consentito di collocare il campionario e le giacenze di magazzino. Quindi un risultato positivo».
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