Superpremi, il Ministero boccia il Comune

CONEGLIANO
Il Ministero dell’Economia e Finanze conferma che c’erano irregolarità sulle somme assegnate agli ex dirigenti comunali di Conegliano. La giunta si affida all’avvocato Maurizio Paniz per difendere l’operato dell’amministrazione sulla vicenda “stipendiopoli”. Dall’opposizione attaccano: «Invece di sollecitare la restituzione dei soldi agli ex dirigenti come chiesto dal Ministero, prendono le loro difese».
GLI ATTI TRTASMESSI DAL MEF
Il Mef, terminata l’attività ispettiva, ha trasmesso il fascicolo alla procura della Corte dei Conti e inoltre ha stabilito che il Comune di Conegliano «assuma ogni iniziativa utile all’eliminazione delle irregolarità e carenze e 120 giorni di tempo per fornire gli elementi informativi». Lo scorso dicembre il Comune aveva diffidato gli ex dirigenti, Gianni Zorzetto, Maurizio Tondato, Salvatore Minardo e l’ex segretario generale Lorenzo Traina, a restituire alcune somme avute per la loro attività lavorativa. Si trattava di 86 mila euro in totale, il più penalizzato Zorzetto a cui venivano richiesti in restituzione 65mila euro. La questione ruota attorno all’organizzazione dell’ente definito come “Struttura complessa”, per cui furono stabilite le posizioni apicali approvate da diverse giunte comunali dal 2008 al 2017, e di conseguenza adeguati gli stipendi ai dirigenti. La Corte dei Conti e il ministero dell’Economia avevano effettuato un’indagine in seguito a un esposto presentato dal Partito Democratico. A febbraio i quattro si sono affidati ad un avvocato, evidenziando che quanto avevano avuto era derivato da decisioni prese dalle giunte. Perciò non avrebbero restituito. La vicenda per mesi è passata sotto traccia. La relazione finale del Ministero dell’Economia è arrivata in Comune il 6 luglio. Non è escluso che la Corte dei Conti possa chiedere anche a sindaco, assessori e chi ha firmato i provvedimenti di risarcire, se non verranno recuperate le somme.
LA NOMINA DI PANIZ
Lo scorso 8 ottobre la giunta del sindaco Fabio Chies ha dato mandato al noto avvocato Paniz: «L’amministrazione comunale intende difendere il proprio corretto operato e presentare le proprie controdeduzioni sia al Ministero dell’Economia e Finanze che alla Corte dei Conti». È stato scelto un avvocato di prestigio, conosciuto per i suoi successi nell’ambito legale e penale, quello più famoso fu l’archiviazione di un suo assistito imputato nel caso “Unabomber”.
LA PROTESTA DEL PD
Il Partito Democratico, che aveva dato avvio all’attività con un esposto alla Corte dei Conti, va su tutte le furie. «Il Ministero ha confermato il nostro esposto, l'illegittimità delle retribuzioni attribuite, con qualche differenza nelle somme – afferma il capogruppo Dem, Alessandro Bortoluzzi - la giunta, invece di assumere un avvocato per recuperare i soldi, come chiesto dal Ministero, prende le difese dei dirigenti e presenta osservazioni al Ministero dell’Economia. Il paradosso è che fa quello che dovrebbero fare i consulenti degli ex dirigenti, a spese dei cittadini». 5.544 euro sarà la parcella dell’avvocato Paniz. «Nel preventivo presentato il legale in questione ha applicato una tariffa di poco superiore ai minimi tariffari per la tipologia di incarico – stabilisce la giunta - al legale non è mai stato conferito altro incarico per patrocinio legale del Comune». «L’avvocato Paniz è un ottimo avvocato – osserva il consigliere Bortoluzzi -. Ma, paradosso nel paradosso, è dello stesso partito del sindaco». Paniz è stato deputato di Forza Italia e Pdl dal 2001 al 2013. Nei mesi scorsi aveva ottenuto la sua ennesima vittoria legale, assistendo centinaia di ex senatori per il diritto di mantenimento dei vitalizi parlamentari.
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