Super Ikea, arriva il via libera di Zaia

Il governatore: «Capisco le preoccupazioni, ma la multinazionale garantirà posti di lavoro per tutto il territorio»

«Capisco le preoccupazioni degli artigiani, ma l’apertura di Ikea a Casale su Sile rappresenta una grande opportunità per il territorio, soprattutto in un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando». Luca Zaia dà così il via libera della Regione alla multinazionale svedese dell’arredamento che, nei giorni scorsi, ha annunciato l’intenzione di sbarcare anche nella Marca all’altezza del casello di Preganziol. Un megaprogetto che, come sempre, ha diviso tra favorevoli, contrari e indecisi. Se da una parte c’era stato l’ok di Marino Zorzato, vice governatore, dall’altra l’assessore regionale al Commercio, Isi Coppola, aveva già fissato precisi paletti. Ora Zaia mette definitivamente la parola fine alla questione: «Sono favorevole al progetto Ikea», ha detto ieri il governatore.

«Credo sia inutile mettersi a fare una guerra tra guelfi e ghibellini - afferma il presidente della Regione - capisco le preoccupazioni dei piccoli artigiani, ma questo è il futuro. Ikea è una grande multinazionale che, se ha deciso di aprire un altro centro a soli quaranta chilometri di distanza da quello di Padova Est, vuol dire che ha fatto bene i suoi conti. In passato è stata autorizzata la costruzione di mega centri commerciali che, ora, sono capannoni vuoti. Questo è spreco del territorio. Qui invece sappiamo chi sono e cosa vogliono fare. Ci sono le garanzie. Certo, tutte le procedure dovranno essere rispettate». Zaia sottolinea poi l’importanza economica che può avere l’arrivo della multinazionale svedese: «Si parla di 1.300 nuove assunzioni, di 20.000 persone che lavoreranno grazie all’indotto. In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando non si può dire di no, senza avere motivazioni più che valide. Il mondo va avanti e il mercato regola il mercato, la politica deve aiutare chi è in difficoltà, ma certamente non lo fa impedendo che Ikea venda i suoi prodotti a Casale sul Sile».

Era stato Guido Pomini, presidente dell’Ascom Confcommercio di Treviso, a parlare di «ennesima speculazione e di un’inutile colata di cemento». Zaia risponde, indirettamente anche a lui. «Ikea ha aperto anche alle porte di Padova – sottolinea il governatore - e non mi pare che il centro storico della città del Santo sia stato chiuso. Capisco le preoccupazioni di artigiani e commercianti, tanto che in Regione stiamo preparando una legge per la tutela dei centri storici e per aiutare questo genere di mercati».

Sul tema è intervenuta ieri anche la Cisl trevigiana. «Serve una regia politica forte per poter contrattare con Ikea e capire quale sarà il nostro futuro economico - afferma il segretario Franco Lorenzon - dobbiamo capire se l'arrivo della multinazionale svedese creerà o distruggerà più posti di lavoro, calcolando poi quale sarà l'impatto sul territorio. Un processo di valutazione che stavamo peraltro perfezionando in questi mesi tra sindacati e Ascom Treviso per darci una linea comune nei confronti dei centri commerciali».

A prendere l'iniziativa ieri è stato anche Christian Guerra della Costituente di Centro, lista attiva a Roncade che chiederà alla giunta comunale di Roncade di farsi promotore con la Regione Veneto per convincere Ikea ad aprire al posto dell'Outlet Gallery costruita dalla Lefim del Gruppo Basso. «La struttura prevista da Ikea a Roncade dovrebbe avere una superficie di 35 mila mq, mentre quella di Roncade dispone di 25 mila mq quale superficie coperta. Inoltre tra le motivazione della scelta di Casale, da parte di Ikea, c’è quella legata alla presenza del Passante, ma anche Roncade avrà a breve un ingresso autostradale vicino», afferma Guerra.

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