Studenti in visita alla Casa di cura «Ragazzi, da grandi scegliete Medicina»

Open day del gruppo Sogedin: «Assunzioni a più 7%, c’è bisogno di tante professionalità» 
TOME AG.FOTOFILM MONASTIER STUDENTI SCUOLE SUPERIORI IN VISITA CASA DELLE MAGNOLIE, IN FOTO IL BESTA
TOME AG.FOTOFILM MONASTIER STUDENTI SCUOLE SUPERIORI IN VISITA CASA DELLE MAGNOLIE, IN FOTO IL BESTA

l’incontro

Toccare con mano ciò che accade all’interno di un polo sanitario di eccellenza, ascoltare le esperienze di medici e operatori, per capire cosa fare da grandi. E magari scegliere una professione sanitaria di cui il mercato del lavoro ha tanto bisogno. Gli alunni del liceo Canova e dell’istituto Besta di Treviso, e i ragazzi dell’Astori di Mogliano sono stati i protagonisti dell’open day organizzato dal gruppo Sogedin Spa di Monastier per far conoscere la Casa di Cura Giovanni XXIII, il centro servizi Villa delle Magnolie e il Park Hotel Villa Fiorita. Realtà che, nel corso del 2018, hanno registrato un aumentato del 7% di assunzioni, intercettando professionalità diverse, dall’area medico-sanitaria che conta in tutto 548 lavoratori, a quella socio-assistenziale che ne impiega 179, passando per il settore ricettivo con 59 dipendenti. I 75 studenti hanno potuto confrontarsi con il personale delle tre strutture a cominciare da chi opera in campo clinico. «L’avvento della tecnologia e della robotica ha rivoluzionato gli interventi chirurgici, consentendo di elaborare metodiche mininvasive» ha spiegato Luca Florian, responsabile del blocco operatorio. La trasformazione in corso richiede nuove professionalità e competenze anche per quanto riguarda l’accudimento dell’anziano. «L’ospizio con la sola funzione di tutela del paziente non esiste più, oggi l’approccio punta alla presa in carico dei bisogni della persona per favorire l’invecchiamento attivo, coinvolgendo oss, infermieri, educatori, psicologi e podologi» evidenzia Emanuela Calvani, presidente del centro servizi Villa delle Magnolie. La vecchiaia è più vista come un handicap anzi, viene coltivato il rapporto intergenerazionale attraverso il nido interno “La casa sull’albero” dove nonni e bambini si incontrano. «Appena sono uscita dal nido mi sono detta: voglio venire a lavorare qui. Vedere è utile per capire e orientarsi nelle scelte future», spiega la studentessa Angela De Luca. «Mi ha colpito l’area dedicata alla ristorazione e mi piacerebbe trovare lavoro in questo settore», aggiunge Giulio Cossalter. Soddisfazione anche tra i docenti che hanno accompagnato gli alunni all’open day, sottolineano i professori Claudia Formentini e Aurelio Carmelo Azzolina: «I ragazzi partecipano numerosi per approfondire i vari aspetti lavorativi». –

V.C.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso