Studente aggredisce compagno, niente espulsione: lavori socialmente utili per un anno

Il gesto era una “punizione” per un video inviato alla presidenza che documentava un precedente atto di bullismo. Nessuna sanzione per gli altri ragazzi coinvolti, al momento non identificati

Enzo Favero
Controlli dei carabinieri tra i ragazzi
Controlli dei carabinieri tra i ragazzi

Lavori socialmente utili fino al termine delle lezioni per lo studente che circa un mese fa aveva pestato un compagno di scuola “reo” di aver inviato alla presidenza della scuola un video che mostrava un precedente pestaggio tra studenti.

Il provvedimento

La scuola ha infatti deciso quali provvedimenti assumere nei confronti del minorenne che si era assunto il ruolo di “giustiziere” per quella che era stata ritenuta una soffiata anziché ciò che era veramente: la denuncia di un episodio di violenza. C’era in ballo anche l’ipotesi di espulsione dalla scuola per il picchiatore, poi invece si è optato per la sospensione fino alla fine delle attività didattiche dell’anno scolastico in corso, convertita in un uguale periodo di lavori socialmente utili.

Quindi è stata scelta a strada del recupero anziché quella di una drastica punizione come poteva risultare l’espulsione dalla scuola a cui è iscritto il ragazzo. Anche perché il pestaggio era avvenuto all’esterno dell’area scolastica, per la precisione alla fermata dei pullman in area Sansovino, e quindi una espulsione poteva non essere possibile.

Nessun provvedimento invece, almeno per ora, per i ragazzi che avevano fatto da barriera attorno al pestaggio: non è stato possibile alla fine identificarli nel video in possesso dell’autorità scolastica e dall’audio si sente un solo nome, di uno studente però appartenente ad una scuola diversa da quella frequentata da aggressore e aggredito. Anzi sembra che gli studenti che prima hanno circondato la vittima e poi fatto da cordone attorno, arrivassero tutti da un’altra scuola superiore.

La spedizione

Quella mattina di un mese fa il gruppetto di studenti si era dato appuntamento per la spedizione punitiva nell’area Sansovino, si trattava di ragazzi non tutti appartenenti alla stessa scuola, che avevano circondato il ragazzo che era il loro obiettivo quando era arrivato a piedi da casa e mentre loro facevano da cordone attorno, lo studente che si era preso l’incarico di provvedere a quella che nella loro mentalità doveva essere una punizione perché era stato delatore di un precedente episodio di pestaggio che aveva coinvolto due ragazzi della scuola trasmettendo all’istituto il video di quanto avvenuto, lo aveva preso a pugni, risultati violenti anche perché il bullo portava alle dita dei grossi anelli.

In ospedale

Alla fine lo studente aggredito era finito in pronto soccorso a farsi medicare, il picchiatore era tornato a casa, gli altri del gruppo se ne erano andati a scuola. E anche di quel pestaggio erano circolati video ripresi con i telefonini da chi si trovava lì e alla fine hanno consentito di ricostruire quanto avvenuto e chi era stato ad aggredire il ragazzo.

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