Strage di pesci tra Mogliano e Preganziol, indagano l'Arpav e la polizia locale

A valle del depuratore di Preganziol, decine di pesci senza vita sono affiorati dalle acque del Rio Serva, vicino alla frazione di Zerman. I residenti allarmati hanno segnalato il fatto alle autorità. Il sindaco di Mogliano Davide Bortolato rassicura: "Solo scarsa ossigenazione dell'acqua, nessuna contaminazione"
Alcune carpe senza vita lungo il Rio Serva a Zerman
Alcune carpe senza vita lungo il Rio Serva a Zerman

MOGLIANO. Lunedì 22 marzo si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Acqua, una ricorrenza istituita dalla Nazioni Unite nel 1992, per sensibilizzare sulla tutela di questo elemento primario.Tra Mogliano e Preganziol, per una infausta coincidenza, l'evento internazionale è stato macchiato da un nuovo allarme ambientale che riguarda le acque del territorio.

Il Serva è un corso d’acqua che nasce nel comune di Quinto di Treviso, attraversa il territorio comunale di Preganziol, passando vicino al Cimitero e poi dietro al depuratore, lambisce a nord il territorio di Mogliano, nella frazione di Zerman e infine sfocia nel Sile, a Casale.

Già nella giornata di domenica, alcuni passanti e residenti avevano visto affiorare dal letto del piccolo corso d’acqua, nella zona vicino al casello del Passante, numerosi esemplari di fauna ittica senza vita. Nel tratto tra il ponticello dell’omonima via Rio Serva, nel comune di Preganziol, fino a via Zermanesa, nel comune di Mogliano, si contavano decine di pesci: soprattutto siluri di media taglia e carpe.

Tra i primi a lanciare l’allarme Maurizio Prete, residente in via Preganziol, il cui giardino si affaccia proprio sull’argine del corso d’acqua: "I fiumi sono l’indice di civiltà di un paese" ha commentato "non dovrebbero essere trattati come una discarica. Mi sono accorto della presenza di quasi una trentina di pesci senza vita e ho allertato subito il comune, mandando una mail alla polizia locale e all’ufficio ambiente. Ho anche cercato di prelevare tempestivamente un campione d’acqua e l’ho consegnato ad un tecnico arpav".

Il tam tam generato dall’allarme per le acque ha coinvolto anche il presidente dell’associazione di quartiere di Zerman Bruno Cillotto e le due amministrazioni. "Ho controllato a monte" commenta Prete "all’altezza del Terraglio l’acqua del canale era limpida, forse è accaduto qualcosa nel tratto successivo".

"È probabile che ci sia stato uno sversamento abusivo" è l’ipotesi azzardata a caldo dal sindaco di Mogliano Davide Bortolato, assessore all’ambiente. Nel giro di alcuni giorni, dai riscontri tecnici effettuati proprio dall'Arpav, sarebbe però emersa un'altra verità: "L'ipotesi più probabile al momento" ha spiegato il sindaco "risulta quella della scarsa ossigenazione dell'acqua, in questo periodo di siccità, le acque del Rio Serva si sono molto abbassate, era già avvenuto un anno fa. In ogni caso stiamo approfondendo".

 Nel settembre del 2019 era avvenuto un fatto simile nel canale Fossa Storta: si scoprì che un’azienda agricola aveva sversato 150 ettolitri di liquami, fu sanzionata. In questo caso le autorità propendono per individuare cause naturali.

 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso