Strade deserte e piazze vuote Ieri tutta la città era già “rossa”

treviso
Le strade per il mare praticamente vuote, idem quelle per la montagna. Poca gente a passeggio tra campi o lungo le ciclo pedonali, poca anche nelle piazze dei centri storici.
Ieri la Marca era di fatto già in zona rossa. Pochissimi i trevigiani che hanno scelto di muoversi nell’ultimo giorno di libertà prima dello scattare delle nuove limitazioni. Complice sicuramente il maltempo, che con l’arrivo di nuvole e vento freddo fin dal mattino ha indotto molti trevigiani a rimanere a casa salvo qualche sporadica puntata ai supermercati aperti per una spesa dell’ultima, che comunque non aveva nulla a che vedere con le corse agli approvvigionamenti che avevano caratterizzato il lockdown della primavera scorsa.
Tutti già “chiusi”, rassegnati, delusi, anche scoraggiati. E tanti a casa ad organizzarsi per le prossime tre settimane che non si annunciano facili, con la chiusura da oggi delle scuole di ogni ordine e grado, che ha costretto migliaia di famiglie a doversi programmare i giorni a venire per gestire la didattica a distanza dei propri figli. Una difficoltà, quest’ultima, che tanti speravano di non dover più affrontare ma che invece è ricaduta a pioggia su migliaia di famiglie. Anche per questo, forse, ieri c’era meno voglia di scampagnate e più voglia di tirare le fila, organizzare gli orari del lunedì e dei giorni a venire, pianificare turni di assistenza ai figli, impegni lavorativi, possibilità di smart work. Il centro storico di Treviso era semideserto la mattina e tale è rimasto anche nel pomeriggio. C’era sì qualcuno sulla poltrona dei parrucchieri rimasti aperti approfittando dell’ordinanza del sindaco Conte a Treviso, come pure qualcuno davanti alle porte dei locali per ordinare e portare via qualche pietanza o qualche aperitivo per un pranzo domenicale da asporto. Ma nulla a che vedere con la consueta vitalità del centro storico del fine settimana. E non poteva essere altrimenti. Come detto, tra maltempo e un po’ di delusione, pochi anche quelli che hanno preso la bicicletta o le scarpe da ginnastica per una passeggiata in Restera o sulle mura, o per una pedalata lungo l’Ostiglia e la Greenway. «Le pattuglie del centro non hanno riscontrato alcun problema» ha sottolineato a fine giornata il comandante della polizia Andrea Gallo, «quella di ieri era di fatto già una Treviso in zona rossa, ora vedremo come andrà nei prossimi giorni». Anche le pattuglie di controllo sulle strade provinciali hanno avuto poco lavoro: pochissimo traffico “da e per” gli altri centri che, come Treviso, erano pressoché deserti.
Oggi si vedranno gli effetti della zona rossa, una situazione che purtroppo abbiamo imparato già a conoscere: niente via vai mattutino di studenti e famiglie, luci spente nei negozi salvo alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, librerie, tabaccherie, fiorai. Aperti i negozi di prima necessità: benzinai, elettronica fino a chi vende prodotti per l’infanzia. Così fino a dopo Pasqua.—
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