Stiore: fiume di cemento. Senza strade

Previsti altri 457 mila metri cubi d'edilizia. E i piani della viabilità sono fermi
 Oltre 457 mila metri cubi di cemento, tra uffici, negozi, appartamenti e stanze d'hotel. E' il futuro del nodo Stiore, dove la Cittadella Appiani è solo uno dei tanti progetti edili che gravitano in zona; il primo ad essere partito. Numeri da capogiro, che si scontrano con la paralisi in cui versano tutti i piani per il potenzialento della grande viabilità, già a rischio collasso.
 I numeri sono quelli scritti nel Prg e nei progetti già arrivati all'attenzione della commissione urbanistica di Treviso. La crisi della mobilità è invece documentata dai rilievi fatti dagli uffici di Ca'Sugana, dai progettisti dell'area Appiani, dalla cronaca degli ultimi mesi, che ha descritto la drammatica stasi dei piani di sviluppo delle arterie cittadine. Il confronto tra le due cose salta agli occhi.  L'
Appiani
, da solo, vale 236 mila metri cubi, ma ci sono altri nove progetti da considerare. Tutti nel raggio di trecento metri. Tra quelli già approvati ci sono il
Kolbe
, giusto davanti alla Cittadella, che prevede 17 mila metri cubi di uffici e negozi, 7.200 metri cubi di stanze d'albergo più un parcheggio multipiano e il progetto
Repubblica 1
, che sul prato a est dell'Appiani costruirà in un centro commerciale-direzionale da 7 mila metri cubi. E sempre lì, per non dimenticare nulla, già praticamente fatto c'è il condominio di Favarato (11.300 metri cubi di appartamenti). In attesa di una ripresa del mercato ci sono poi i piani di lottizzazione
Stiore
e
Cattaneo
, che ricadono sugli unici due fazzoletti di terra inedificata lungo il cavalcavia delle Stiore. Il primo prevede altri 9.180 metri cubi di uffici e negozi, il secondo 27.000 metri cubi di attività recettiva.  Impossibile poi stralciare dal conteggio viale Europa, oggi la strada degli istituti scolastici, delle piscine, del rugby e dei condomini di via Mantovani Orsetti (Peep), domani teatro delle lottizzazioni
Zecchette 1 e 2
(30.000 metri cubi di edilizia residenziale già in parte approvati),
Europa
(case per 21 mila metri cubi, approvate) e
D'Alessi
(sempre case per altri 13 mila metri cubi, da valutare).  Si potrebbero chiamare in causa anche le piccole lottizzazioni destinate e riempire gli spazi verdi lungo le laterali della Feltrina, ma si aggraverebbe ulteriormente un conto che già basta a far saltare l'equilibrio tra edificazione e mobilità.  Per tutto questo cemento, il Prg prevede adeguata viabilità. Ma se i progetti edilizi sono andati avanti a spron battuto, diversa è stata la sorte dei piani pubblici per il potenziamento della rete stradale. L'unico progetto andato in porto è stato quello - privato - che ha portato alla realizzazione del sistema di
rotonde
tra Strada Ovest e Feltrina, pagato da Panorama per l'ampliamento del supermercato. Il resto? Fermo.  Per gestire il traffico dell'area, il piano regolatore prevede il
prolungamento
di viale Europa fino alla Feltrina, il
collegamento
della Feltrina alla tangenziale e non ultimo, l'immancabile strada che nel prg parte dal cavalcavia delle Stiore e arriva a quel pezzo di tangenziale che ancora non esiste: la
Noalese bis
.  Quanto costano queste opere? C'è un piano finanziario ufficiale per il prolungamento della tangenziale, che da solo vale qualcosa come 50 milioni. Il resto è un grande punto di domanda: non ci sono progetti preliminari, investimenti, accantonamenti.  E nel conto, tanto per chiarire, non sono state citate le colate di cemento che si chiamano TrevisoServizi, Taurus, Velodromo, Consorzio, lottizzazioni Sile e Peep S. Giuseppe.

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