Stefanel, via libera alla vendita della società di Ponte di Piave

PONTE DI PIAVE. È arrivato il via libera del ministero dello Sviluppo economico alla vendita della Stefanel. L’azienda di Ponte di Piave, in amministrazione straordinaria da settembre dello scorso anno, da questo momento potrà avviare le procedute per la ricerca di un nuovo proprietario. Il “sì” del ministero era atteso da giorni a Ponte di Piave, da dove il commissario straordinario Raffaele Cappiello aveva fatto partire il 27 maggio scorso la richiesta di accelerare l’iter autorizzativo, viste le condizioni economiche della società. In sostanza, dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza arrivata un anno fa, esisteva un percorso per portare comunque la Stefanel sul mercato, alla ricerca di un compratore. I tempi, però, non erano brevi. La pandemia da coronavirus e il successivo lockdown – con la chiusura anche di tutti i negozi Stefanel – ha fatto precipitare la situazione, spingendo il commissario straordinario a chiedere di velocizzare l’iter. Un appello accolto dal ministero dello Sviluppo economico che in pochi giorni ha autorizzato l’esecuzione del programma di cessione della società per azioni, ora in amministrazione controllata.
Ai primi di giugno la Stefanel aveva deciso di non riaprire i negozi di proprietà, malgrado l’avvio della “fase due” delle attività commerciali. L’amministratore straordinario aveva valutato che una riapertura dei punti vendita avrebbe comportato un aggravio di costi difficilmente sostenibile in questa fase.
A Ponte di Piave la sede principale è ripartita seppure a ritmo ridotto, e con lo smart-working per le posizioni che possono utilizzarlo. Sono state organizzate anche aperture mirate su appuntamento per l’outlet aziendale.
Dagli ultimi dati di bilancio non sono arrivati segnali positivi per Stefanel: al 30 aprile 2020 l’indebitamento finanziario netto del gruppo si attesta a 96,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai 94 milioni del 31 dicembre 2019.
Per questo nel nuovo piano inviato al ministero si insiste proprio per accelerare le procedure. È già stato individuato anche un perito per effettuare la valutazione dell’azienda e dello stabilimento, quindi sarà nominato un consulente per la ricerca di eventuali compratori. Le forze sociali avevano chiesto un incontro per valutare nel dettaglio i contenuti del nuovo piano sottoposto al ministero. Ma, certo, ora la prospettiva cambia con il via libera al processo di vendita. —
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