Stazioni Agip, revocata la protesta

Le divise da carcerati che i benzinai dell’Agip di Treviso avevano deciso di indossare per protestare contro le politiche dell’Eni nei loro confronti rimarranno, per il momento, nel cassetto. La protesta, indetta alcuni giorni fa dal sindacato dei gestori Gisc di Treviso, sarebbe dovuta scattare il 7 novembre, ma è stata revocata alla luce dell’incontro che si è svolto ieri a Padova tra gli stessi gestori e i vertici dell’Eni sulla difficile situazione gestionale-economica in cui versano i benzinai della provincia di Treviso. «I dirigenti dell’Eni, nel prendere atto della difficile situazione - spiega il presidente del Gisc di Treviso, Moreno Parin - hanno assicurato un concreto impegno da parte della società a intervenire in supporto alle gestioni al fine di portare aiuto e sostegno nel difficile mercato trevigiano. Alla luce di questa chiara e concreta apertura da parte della società è stato deciso, in accordo con il comitato di colore Eni, di revocare l’iniziativa di protesta con le divise da carcerati che i gestori avrebbero indossato durante il servizio presso gli impianti. Riteniamo opportuno, per dovuta cautela – conclude Parin - mantenere in programma la manifestazione di protesta di fronte alla sede Eni di Roma del prossimo 28 novembre, questo in attesa che si concretizzino nella sostanza e si formalizzino gli impegni assunti dalla Società Eni nei confronti dei gestori trevigiani. Il tutto nella speranza, a oggi molto concreta, che si possa revocare anche quest’ultima manifestazione». I benzinai Agip aderenti al Gisc di Treviso sono comunque pronti a estrarre dal cassetto le divise a strisce (confezionate ad hoc) nel caso in cui l’Eni dovesse contravvenire agli impegni assunti.
A fine settembre era partita un’altra clamorosa protesta: Giancarlo Borsoi, gestore della pompa Total-Erg di viale IV Novembre a Treviso, esasperato dalla concorrenza delle pompe bianche - ma anche dalla stessa politica attuata dalla casa madre - si era incatenato alla sua pompa in segno di protesta esponendo un doppio cappio alla gola.
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