Stangato per la truffa dei filmati hard
PAESE. Duemilasettecento euro per non far divulgare i filmati a luci rosse della convivente. Questa la somma che Vincenzo Traino era riuscito a farsi consegnare dalla nipote della nonna, atterrita dalla prospettiva di vedere mamma sul web in atteggiamenti intimi. Ma quei filmati non esistevano, come non esistevano gli affari che lo stesso traino, in altre due occasioni, propose ad alcuni malcapitati fingendosi capitano di Marina.

In unaltro caso Traino riuscì a farsi consegnare 4900 euro da due atleti promettendo che li avrebbe fatti entrare, usando il suo (inesistente) grado, nel gruppo sportivo della Marina Militare. E in un altro ancora, il 53enne si fece consegnare 1900 euro promettendo ad una ditta che avrebbe vinto l'appalto per i corsi antincendio della Marina. Tutto falso. Tutto falso, meno i soldi intascati e la condanna pronunciata ieri: due anni e due mesi per i raggiri perpetrati tra il 2008 e il 2009.
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