Spresiano, serra di droga in casa arrestato fisioterapista 29enne

SPRESIANO. Su di lui, la vista delle divise degli agenti delle Volanti, ha avuto l’effetto di un siero della verità. La polizia lo ha fermato venerdì notte in viale Nino Bixio per un controllo di routine. Il ragazzo, 29 anni, fresco di laurea, praticamente subito dopo l’alt, ha consegnato il grammo di marijuana che teneva in tasca. E per lui, di fatto,poteva finir lì. Invece, un tentennamento nella risposta alla domanda «Non è che ne hai altra in casa, vero?», ha dato avvio a una reazione a catena che ha portato al suo arresto.
Gli agenti delle Volanti, nella villetta dove vive con i suoi genitori, a Spresiano, hanno trovato dodici piante di marijuana. Quel ragazzo, oltre alla passione per la Fisioterapia (materia in cui si è appena laureato) ha dimostrato di avere il pollice verde per la coltivazione di sostane stupefacenti. Tutto ha avuto inizio venerdì notte: il giovane aveva appena concluso una serata in compagnia in un locale di Silea, stava rientrando a casa, a Spresiano.
La polizia lo ha fermato a Treviso, in via Nino Bixio, nell’ambito dell’attività notturna di controllo del territorio. Il giovane è apparso subito molto agitato, tanto da giustificare ulteriori approfondimenti da parte della Volante: prima è sbucato fuori il grammo di marijuana, poi, alla luce di un numero imprecisato di risposte sconclusionate, gli agenti hanno deciso di accompagnare a casa il ventinovenne. Mentre i suoi genitori dormivano serenamente al piano di sopra, il ragazzo mostrava il suo “parco piante” di marijuana alla polizia, nascosto in taverna. Gli agenti, a partire da un controllo di routine, sono riusciti a eseguire un sequestro di 150 grammi di droga e di dodici piante di marijuana.
Il ragazzo, dentro un box, teneva gli arbusti di marijuana già grandi, con le inflorescenze pronte per essere essiccate. In una struttura di legno invece proteggeva le piantine appena nate. In taverna il ragazzo teneva l’occorrente per la coltivazione: i fertilizzanti adeguati, i termostati per tenere la marijuana alla giusta temperatura, lo strumento per misurare la pressione dell’aria, le luci per garantire la crescita delle piante. Ma c’erano anche semi pronti per essere piantati. Il giovane si è accollato ogni responsabilità: ha detto agli investigatori che i suoi genitori non sapevano nulla della sua attività di coltivatore di droga. Il ragazzo è stato arrestato e ora si trova ai domiciliari: mamma e papà sono stati avvisati solo ieri mattina di ciò che era accaduto la notte precedente. È accusato di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno messo sotto sequestro un bilancino di precisione e il telefono cellulare: la polizia vuole capire se deve contestare al giovane anche lo spaccio di sostanze, non solo la produzione.
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