Spresiano, nuovo sfratto ai carabinieri

L’ufficiale giudiziario ha consegnato l’avviso: il 3 marzo 2015 possibile sgombero. Il Comune non ha trovato soluzioni
Di Marco Filippi
Allegranzi Spresiano caserma carabinieri
Allegranzi Spresiano caserma carabinieri

SPRESIANO. L’Arma sta per dire addio a Spresiano. Secondo sfratto per la caserma dei carabinieri del paese. L’ufficiale giudiziario ha consegnato, nei giorni scorsi, ai militari dell’Arma, il secondo avviso di sfratto per morosità. Quello che, fino a pochi mesi fa, sembrava un pericolo scongiurato, ora, a meno di soluzioni inattese, è più che mai concreto. Se il giudice del tribunale di Treviso non concederà una nuova proroga, come aveva fatto dopo il primo sfratto, per dare tempo di risolvere il problema, vista l’importanza per la comunità, i carabinieri dovranno lasciare la loro storica di via dei Giuseppini entro e non oltre il 3 marzo prossimo.

E così la Marca potrebbe perdere un suo presidio di forze dell’ordine importante in un territorio strategico come Spresiano. Non solo per la densità abitativa ma anche per il fatto che nel territorio comunale c’è l’Odissea, una delle discoteche più grandi del Nord Est, dove nei fine settimana i militari sono costantemente impegnati a controllare un locale dove confluiscono diverse migliaia di giovani. Per la prima volta, dunque, dopo decenni, la zona compresa tra Visnadello e Ponte nella Priula potrebbe rimanere totalmente scoperta di presidi dei carabinieri. Possibile che in tutto questo tempo, non si siano fatti passi concreti per risolvere la grana della caserma?

Da anni ormai da Roma non arrivano i soldi dell'affitto e i proprietari si sono stancati di avere un bene che non produce alcun reddito. Da qui è scaturita la decisione di chiedere al tribunale di Treviso lo sfratto per morosità. Già dopo il primo sfratto, il giudice non lo aveva reso esecutivo per dare tempo alle autorità politiche e amministrative di trovare una soluzione, vista anche l’importanza che una caserma dei carabinieri riveste in un territorio. Ma da allora non s’è fatto nulla. Ora la fiammella della speranza di salvare la caserma dei carabinieri sembra ridotta ad un cerino.

Nell’estate scorsa, il problema sembrava essere stato risolto. Un privato, la Volpato Industrie, aveva messo a disposizione un proprio immobile per ospitare la caserma in via Volta, nella zona industriale. Ma dopo l'accordo tra il sindaco Missiato e l'imprenditore sono nati i primi problemi. L'immobile dell'azienda, che fino ad alcuni mesi fa ospitava gli uffici della Service Legno, doveva essere ceduto gratuitamente per sei anni al Comune di Spresiano, che a sua volta avrebbe dovuto cederlo in comodato d'uso, quindi gratuito, ai carabinieri. Ma poi qualcosa s’è inceppato ed ora è iniziato un conto alla rovescia. La data del 3 marzo 2015, poco meno di tre mesi, è un conto alla rovescia che ha le fattezze di una spada di Damocle. Per i sei militari che occupano la caserma si prospetta l’ipotesi di un accorpamento alla caserma di Villorba. A meno che, qualcuno non decida di occuparsi seriamente della vicenda.

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